Smaltimento fuorilegge, 376 processi in corso

Il punto dopo le audizioni: «Per ora non risultano infiltrazioni criminali, ma il rischio è presente»
17 luglio 2009 - al.sch.
Fonte: Il Mattino

Le mire della criminalità organizzata sulla gestione rifiuti? La provincia di Salerno ancora si salva, secondo le prime immediate conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta giunta ieri nella sede della prefettura. Il presidente Gaetano Pecorella sintetizza così il senso delle audizioni: «Al momento non risultano infiltrazioni criminali ricollegabili alla camorra sul terreno dei rifiuti. Però il rischio è presente», avverte, perché i gruppi criminali potrebbero dirottare anche verso questo territorio le loro attenzioni. Pecorella spiega che nel salernitano «sono in corso indagini sullo smaltimento illegale dei rifiuti» ma gli episodi «non sembrano collegati alla criminalità organizzata». Per la precisione i procedimenti pendenti sono 376, di cui 4 o 5 per associazione finalizzata a traffico e smaltimento illecito; di questi procedimenti, 213 riguardano soggetti identificati e 163 soggetti non identificati. I reati legati alla gestione dei rifiuti non mancano, dunque; ma gli autori sono persone, conosciute o ignote, che inquinano o violano le norme sullo smaltimento. Invece non ci sarebbe la mano della criminalità organizzata, almeno allo stato attuale, nella provincia di Salerno. Per contrastare le illegalità, suggerisce Pecorella, i costi dello smaltimento regolare non devono mai essere troppo alti. Perché, per esempio, certi imprenditori del Nord hanno deciso di «scegliere la strada meno costosa». E adesso, dice Gerardo D'Ambrosio tratteggiando il quadro della situazione campana, dopo le piaghe dei traffici illeciti, un altro grave pericolo si profila: «Uno dei rischi che ci sono stati prospettati è che la camorra, che ha un ottimo fiuto, voglia mettere le mani anche sulla bonifica dei siti». Giampiero De Toni (Italia dei valori) analizza: «In questi tre giorni la Commissione ha interrogato varie personalità, per fare le sue riflessioni e proporle al Parlamento. Si segnalano due dati. Il primo, sembra che tutti siano entrati in carica da poco. Il secondo, emerge una mancanza di legalità sul territorio, per cui occorre uno scatto culturale». Così, il senatore si appella ai cittadini campani: «O si ribellano o la camorra continuerà a essere il vero ostacolo». Pecorella, trattenendosi coi cronisti alla fine della conferenza stampa, ricorda: «Ho conosciuto Salerno anni fa. Oggi l'ho trovata molto più bella. È una città fortunata. È importante che anche il resto della Campania si risollevi e trovi la sua strada».

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