Il presidente Pecorella (Pdl): «C’è un conflitto, ma si può trovare una convergenza» Poi ammette: Salerno è un’oasi

Termovalorizzatore, duello in Commissione

De Luca e Cirielli presentano le loro ricette contrapposte ai parlamentari che indagano sul ciclo dei rifiuti
17 luglio 2009 - Alfonso Schiavino
Fonte: Il Mattino Salerno

Quanti rifiuti deve bruciare il termovalorizzatore (eventuale) di Salerno? E quali? E chi deve gestirlo? Anche i nodi di un dibattito politico locale fra il Comune (centrosinistra) e la Provincia (centrodestra) sono arrivati alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. L'organismo, presieduto da Gaetano Pecorella (Pdl), ha fatto visita a Salerno dopo le tappe di Napoli e Caserta. Secondo la scaletta consegnata ai cronisti, i commissari hanno ascoltato il prefetto Claudio Meoli, il questore Vincenzo Roca, il sindaco Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia Edmondo Cirielli, il procuratore capo Franco Roberti, il sostituto procuratore Angelo Frattini, il procuratore generale Lucio Di Pietro e gli esponenti delle associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente e Terre dei fuochi. Tirando le prime somme, in conferenza stampa Pecorella comincia dall'impianto per il trattamento finale: «Pare che ci sia abbastanza convergenza sull'utilità, anche con qualche riserva, di un termovalorizzatore, che peraltro si accompagna alla circostanza che Salerno è una città benemerita per quanto riguarda la raccolta differenziata», per cui forse l'inceneritore «è più utile ad altre province». La commissione ha dovuto annotare le distanze fra De Luca e Cirielli: «C'è un conflitto», osserva Pecorella sintetizzando settimane di confronto fra il Comune (che vuole un ruolo decisivo nella gestione) e Palazzo Sant'Agostino (che vuol ricondurre l'impianto alla responsabilità della società provinciale, secondo le indicazioni della legge regionale). Sollecitati dai giornalisti, i commissari aggiungono dettagli. De Luca - spiega Pecorella - ha sottolineato che in città la raccolta differenziata funziona, ma l'inceneritore sarebbe possibile sia per recuperare risorse economiche sia per soddisfare le esigenze di altri territori. «Il sindaco - aggiunge Gerardo D'Ambrosio (Pd) - ha precisato che il termovalorizzatore deve bruciare 400.000 tonnellate di rifiuti l'anno per avere una certa utilità»; quindi sarebbe inutile soltanto per Salerno ma «potrebbe servire se dovesse essere utilizzato anche da Avellino e Benevento». La quantità dei rifiuti da trattare è un altro spartiacque fra Provincia e Comune. La commissione, ovviamente, non deve sciogliere tali dilemmi. Pecorella, comunque, da un lato ricorda che la legge regionale è attualmente alla Corte costituzionale, dall'altro avanza alcune opinioni personali. La gestione del termovalorizzatore: «Credo che non spetti né alla Provincia né al Comune, ma a chi lo costruisce». La portata: «Solo un accordo fra diversi Comuni» potrebbe renderlo conveniente. In attesa della soluzione, Candido De Angelis (Pdl) stralcia comunque la situazione della provincia di Salerno («Mi sembra in evoluzione positiva») da una condizione napoletana e casertana critica («L'Asìa ci ha comunicato una situazione di difficoltà anche finanziaria»). Per Pecorella, «Salerno è un'oasi». Invece, sorvolando i terreni intorno a Napoli e Caserta ha notato una «situazione disastrosa, con cattedrali di rifiuti»: le famigerate ecoballe, che qualche caso «si sono aperte, con dispersione di liquami». I rifiuti «raccolti e coperti con i teli neri» - aggiunge - hanno i camini per le emissioni di gas, «che però andrebbero bruciati e non dispersi nell'atmosfera». D'Ambrosio puntualizza che «anche in questa provincia ci sono ecoballe», poi rivà ai giorni drammatici dell'emergenza: «Il problema dei rifiuti, questione nazionale, è esploso a Napoli perché non si faceva raccolta differenziata e tutto finiva nelle discariche. È stato risolto temporaneamente, ma c'è sempre un rischio, perché le discariche vanno in esaurimento». Serve, conclude l'ex magistrato di Mani pulite, una scelta decisa per la riduzione dei rifiuti.

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