SESSA AURUNCA

Colpiti da brucellosi 78 capi bovini scatta il sequestro

14 luglio 2009 - Alessandra Cappabianca
Fonte: Il Mattino Caserta

Ottantacinque bovini, settantotto colpiti da brucellosi, sette da tubercolosi: questi i numeri del sequestro fiduciario operato in un'azienda di Carano, a seguito dei rilevamenti dell'Asl. Dopo i test diagnostici effettuati dal Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario, che hanno evidenziato la presenza di animali affetti da brucellosi e tubercolosi, il Servizio di Igiene Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche ha informato il sindaco Di Meo, richiedendo l'emissione di un'ordinanza di sequestro a carico del legale rappresentante della società, L. T. Le autorità competenti comunali hanno disposto così il sequestro e l'affidamento in custodia dell'allevamento, insieme al divieto di qualsiasi movimentazione di animali da e per tale allevamento, salvo autorizzazione del Servizio Veterinario dell'Asl per l'uscita di animali destinati alla macellazione. Inoltre, è stato disposto l'isolamento dei bovini risultati positivi ai test. Per garantire l'osservanza del provvedimento, l'ordinanza sindacale è stata quindi trasmessa ai carabinieri, alla polizia di Stato, ai Vigili Urbani ed al Dipartimento dell'Asl. In più, è stata programmata la mungitura differita e separata degli animali infetti rispetto a quella degli animali sieronegativi. Quello della brucellosi bufalina è un problema che da anni affligge gli allevatori di Terra di Lavoro, dove nel solo territorio dell'ASL Caserta 2 vengono allevati 180 mila capi bufalini, distribuiti su 770 aziende. Sessa Aurunca fa parte, insieme ad altri nove comuni, di un'area della provincia sulla quale insistono 1.043 aziende zootecniche, di cui oltre la metà sono allevamenti bufalini. In questi allevamenti sono presenti quasi il 65% dei capi dell'intera provincia di Caserta e il 43% dei capi presenti in Italia. Di qui, l'attenzione al problema della brucellosi, da parte di molti rappresentanti istituzionali di Terra di Lavoro ed il "Piano straordinario di risanamento dalla brucellosi bufalina per la Provincia di Caserta", annunciato nel 2007 dall'allora assessore alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino in occasione dell' ottavo congresso mondiale del Bufalo, che aveva creato fortissime proteste da parte degli allevatori. Il piano prevedeva, infatti, anche l'abbattimento di decine di migliaia di capi di bestiame, mentre le associazioni di categoria chiedevano un approfondimento della ricerca scientifica nel settore, per dimostrare che, non sopravvivendo il virus a temperature elevate, l'infezione non avrebbe avuto conseguenze sulla produzione della mozzarella.

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