Sull’umido si scatena la protesta
San Bartolomeo in Galdo. La nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sangregorio, adotta la prima ordinanza che riguarda il sistema integrato porta a porta di accolta differenziata. In pratica bisognerà tenere in casa la parte umida dei rifiuti qualche giorno in più; un sacrificio più gravoso nella stagione calda - quando tra l’altro tornano in paese molti emigranti - e che dunque non è stato visto di buon occhio dai cittadini, i quali avrebbero accettato una riduzione della frequenza della raccolta piuttosto per la parte secca dei rifiuti urbani o per plastica e cartone, la cui giacenza in casa non comporterebbe nessun disagio. Il provvedimento avrebbe però reso possibile l’utilizzazione nello spazzamento delle strade, almeno una volta alla settimana, delle unità impegnate per la raccolta dell’umido. Primi segnali delle difficoltà ad assicurare alcuni servizi necessari, dovuta sembra al forte indebitamento dell’ente, che non consente ulteriori spese, ma impone la riduzione drastica delle stesse. La nuova compagine amministrativa si trova dunque alle prese con il problema del reperimento delle risorse necessarie alla produzione dei servizi; risorse che dovrebbero giungere principalmente, dall’esercizio di una autonoma attività impositiva, con un costo degli investimenti da sostenersi, per intero, dal bilancio comunale, la cui approvazione è prevista per il prossimo 18 luglio. La necessità, per Sangregorio e la sua compagine, di fare i conti con la massa debitoria dell’ente fa temere che non sia solo una remota eventualità l’introduzione di nuovi e maggiori tributi locali, con l’effetto di inasprire la pressione fiscale per i cittadini. Il tutto, in un momento di congiuntura economica particolarmente sfavorevole, e di ridimensionamento delle risorse trasferite dallo Stato.