Cosmari, scade l’ultimatum ai Comuni

Entro domani il piano di rientro dai debiti
13 luglio 2009 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Stretta finale al Cosmari Av1 per il recupero crediti dai numerosi comuni inadempienti. Il termine ultimo per mettersi in regola o presentare piani di rientro accettabili scade domani. Per gli enti che non avranno risposto in alcun modo alle sollecitazioni del presidente Antonio Caputo, verrà richiesta al prefetto la nomina di commissario ad acta, così come previsto dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 15 aprile. «Una scelta sofferta», l’aveva definita il numero uno del Cosmari Av1, dettata dalla necessità di ripianare una situazione che rischia di mettere in crisi le attività di raccolta e smaltimento rifiuti nell’intero bacino. «La vicenda - aveva scritto Caputo nella nota inviata ai comuni - determina difficoltà gestionali dei soggetti privati con i quali abbiamo impegni contrattuali e della partecipata Asa». Le prime risposte sono state incoraggianti. Numerosi enti, infatti, hanno avviato, negli ultimi giorni, contatti con la sede di via Pescatori per cercare un accordo sul dilazionamento dei pagamenti arretrati per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Restano, in ogni caso, ancora diversi nodi, relativi a comuni che continuano a rimanere impassibili ed altri che, invece, hanno presentato piani di rientro giudicati non idonei dal Cda del Cosmari. Intanto, in attesa di definite le situazione debitorie, arriva, soprattutto dall’Asa, l’appello a fare cassa in tempi strettissimi. L’azienda guidata da Angelo Romano è, infatti, con l’acqua alla gola, stretta nella morsa di creditori che, ormai, mettono a rischio la quotidiana attività di raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti. Il presidente ha convocato per questa mattina il vertice con le organizzazioni sindacali slittato giovedì scorso, per illustrare il quadro delle finanze dell’azienda. «Nel caso la situazione non dovesse cambiare - spiega Romano - ci vedremo costretti a rinviare il pagamento delle spettanze di luglio agli addetti, che finora abbiamo sempre privilegiato». Ma non è solo l’annunciato rinvio del pagamento degli stipendi, per far fronte alle scadenze, già ritardate, con il fisco, a preoccupare. Un mezzo su dieci, 22 su circa 200 totali in dotazione all’azienda di viale Italia è, infatti, fermo per guasto meccanico. E non può essere riparato per la mancanza di pezzi di ricambio. I fornitori rifiutano di concedere ulteriori crediti alla società. Nei giorni scorsi, inoltre, il consiglio di amministrazione del Cosmari ha bocciato, a causa di motivazioni di carattere tecnico, il piano di rientro del comune di Mercogliano per i debiti nei confronti dell’Asa. La situazione resta, dunque, difficile e non è da escludere che possa sfociare in una clamorosa protesta. I sindacati, infatti, hanno già proclamato lo stato di agitazione. In caso non dovessero arrivare segnali confortanti dal vertice odierno con il presidente Romano, potrebbero procedere al blocco del servizio nei comuni inadempienti.

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