Lunedì vertice, dopo 15 anni si definisce la nuova fase La Iervolino sarà ascoltata in commissione d’inchiesta

A rapporto da Bertolaso via alla gestione ordinaria

Rifiuti, il sottosegretario convoca gli enti locali in prefettura
11 luglio 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

«Lo scopo: individuare le linee programmatiche per andare verso la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti». La rivoluzione in due righe porta la firma del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso che in prefettura, il 14 luglio, ha convocato il sindaco Rosa Russo Iervolino, il presidente della Regione Antonio Bassolino, gli assessori competenti, i cinque prefetti delle cinque provincie, i presidenti delle province e anche il sindaco di Salerno. Perché il vertice istituzionale? Bertolaso - nella sostanza - ritiene vicina l’ora in cui gli enti locali si riapproprino delle loro responsabilità sia amministrative che politiche sul tema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. Del resto l’emergenza rifiuti in Campania e la lunga serie di commissari comincia ufficialmente con la dichiarazione del consiglio dei ministri dell’11 febbraio 1994. la bellezza di 15 anni fa. Quel giorno fu deliberato lo stato di emergenza in Campania, «tenuto conto della situazione determinatasi nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani». Il primo commissario fu il prefetto di Napoli Umberto Improta. Ecco perché Bertolaso vuole accelerare alla luce del fatto che lo smaltimento negli ultimi mesi è andato a regime. C’è chi sostiene - a livello locale - che ci vorranno ancora 12 mesi prima che lo Stato possa farsi da parte pena il pericolo del ritorno della crisi. Ma al sottosegretariato e soprattutto fra i tecnici di Bertolaso vogliono fare molto, molto prima. Questo il ragionamento: ci sono le leggi, che vigono già su tutto il territorio nazionale, gli enti locali hanno assetti ben definiti e le competenze perché si passi alla gestione ordinaria in tempi più rapidi. Il summit di lunedì servirà proprio a questo, a chiarire chi deve fare cosa e abbozzare la tempistica. La Regione è l’ente legiferante, tecnicamente deve delegare le funzioni alle Province e ai Comuni. La presenza dei prefetti al tavolo della discussione servirà per capire se ci sono situazioni difficili dal punto di vista della legalità e dell’ordine pubblico. La Iervolino tiene moltissimo a questo appuntamento, al punto di avere chiesto e ottenuto l’annullamento del Consiglio comunale che era previsto proprio per lunedì. Il sindaco intende partecipare in prima persona al vertice per rendersi conto di quali saranno i compiti di Palazzo San Giacomo, atteso che la consiliatura finirà fra quasi due anni e quindi sarà lei a gestire con ogni probabilità la nuova fase. Il sindaco certamente punterà su Asìa per quello che riguarda Napoli. I dubbi di Palazzo San Giacomo sulla vicenda, al di là dei tempi, sono di altra natura, più squisitamente pratica. Oggi un generale dell’esercito definisce chi deve scaricare, quanto e dove, insomma c’è un arbitro che in maniera imparziale stabilisce i criteri. Napoli, per la sua conformazione e per avere un milione di abitanti che producono 1400 tonnellate di rifiuti al giorno, per forza di cose non può essere messa sullo stesso piano delle altre città campane. La Iervolino soprattutto di questo parlerà con Bertolaso. Il sindaco - sempre lunedì - verrà ascoltata dalla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti.

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