Lonardo: aree a rischio vigilate dall’esercito
Dopo un periodo di tregua tornano gli incendi di cassonetti dei rifiuti in città. La scorsa notte ne sono andati a fuoco una decina, in contrada San Vito, via Napoli e all'angolo tra via del Pomerio e viale Principe di Napoli. Gli incendi si sono verificati tra le 4.00 e le 5.00 del mattino; si ipotizza, dunque, che ad operare sia stata la stessa banda di vandali che per adesso rimane ignota. Sul posto i vigili del Fuoco che hanno faticato non poco a domare le fiamme. Dall'Asia, è già partito un piano pur tra difficoltà, per la sostituzione cassonetti distrutti, al fine di non creare disagi al servizio di raccolta dei rifiuti. Intanto arriva anche il primo commento, su quanto accaduto, da parte del presidente Lucio Lonardo. «Roghi nella notte. Non è il titolo dell'ultimo albo di Tex Willer ma l'ennesima azione delittuosa che il popolo della notte dedica a Benevento, ormai con sadica e seriale ritualità», afferma Lonardo. «L'incendio dei cassonetti - sottolinea il numero uno dell'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città - sta vanificando l'opera di pulizia radicale che l'Asia sta mettendo a punto in questi giorni, per risolvere le criticità di raccolta proprio in quei siti. Il danno, oltre che di immagine per la nostra città, è anche economico e di vaste proporzioni, considerate le decine di migliaia di euro di investimenti che vanno in fumo». A ciò si aggiunge «l'impossibilità di sostituire a breve quanto distrutto per le lungaggini burocratiche delle gare di appalto, atteso che l'Azienda ha tutto in strada e non possiede scorte per le note vicende finanziarie». «Gli scontati appelli alle forze dell'ordine non servono più di tanto - prosegue Lonardo -, a causa della carenza di organico. Pertanto, ci rivolgiamo al senso civico dei beneventani, affinché fungano da sentinelle ambientali, vigilando e segnalando per tempo tali atti vandalici che incidono pesantemente sulla tasca dei contribuenti. Altro che Tarsu». I problemi non si fermano qui. L'Asia, infatti, è costretta a dover fare i conti che con «la crisi del Consorzio Bn1 - continua - e questo non solo per la raccolta del vetro in città, ma anche per l'aumento dello sverso dentro e fuori i cassonetti, da parte degli abitanti dei comuni limitrofi cui non viene più garantita la raccolta differenziata porta a porta con un ulteriore aggravio di spesa per i contribuenti visto che dobbiamo conferire in discarica rifiuti non di loro pertinenza. Sic stantibus rebus nel CdA. di domani 30 giugno (oggi nd.r): all'ordine del giorno ci sarà la richiesta, da inoltrare agli organi competenti, della presenza di un numero di militari che possa presidiare e pattugliare le aree a rischio da noi individuate già da tempo, in attesa di reperire fondi per un programma di videosorveglianza».