Corsica, giallo sui sacchetti provenienti da Napoli

L’ipotesi: scaricati da una nave di passaggio
8 luglio 2009 - lu. ro.

C’è un giallo rifiuti, l’ennesimo, che in qualche modo sfiora Napoli. Questa volta a essere danneggiati sarebbero stati i mari della Corsica e gli abitanti della bella isola francese. Agglomerati di sacchi di rifiuti e di bottiglie scaricati in mare in Italia sono stati ritrovati al largo della Corsica da attivisti dell’associazione ambientalista La Poulpe. La denuncia viene da Gilles Zerlini, il presidente del movimento ecologista, stando al quale sulla provenienza dei rifiuti sembrano esserci pochi dubbi. «Le etichette sulle bottiglie e le iscrizioni sui sacchetti dimostrano che i rifiuti arrivano dall’Italia, probabilmente dalla regione di Napoli, dove esistono varie discariche a cielo aperto», ha detto l’attivista all’agenzia France press. La chiazza galleggiante è stata individuata al largo di Cap Corse, all’estremo nord dell’isola. «È una marea bianca simile a un immenso banco di meduse», ha detto Zerlini dopo avere effettuato una immersione nella zona inquinata. «Tenuto conto dello stato dei materiali plastici non sembra che si tratti di scarichi recenti ma di una massa in balia delle correnti da diversi mesi, se non da anni», ha affermato. L’attivista ha ricordato inoltre che, secondo un recente studio, «più di 60mila chilometri quadrati di Mediterraneo sono inquinati da oggetti di vario genere». Secondo Zerlini, nei pressi di Bastia i bagnanti che in questi giorni si sono avventurati in mare si sono trovati circondati da «una incredibile concentrazione di pattume galleggiante». Zerlini non dà ulteriori spiegazioni, né sostanzia in maniera concreta il perché questa chiazza proverrebbe da Napoli. Il dato certo è che dal commissariato per l’emergenza rifiuti fanno sapere che non parte una nave con i rifiuti da più di un anno. La destinazione non è mai stata la Corsica bensì la Sardegna. E che per ogni carico ci sono i documenti che attestano l’avvenuto smaltimento sulla terra ferma. Dal Comune - che non è competente per lo smatimento dei rifiuti - sono sulla stessa lunghezza d’onda. Tra le ipotesi che si fanno c’è quella di qualche nave che ha scaricato in maniera maldestra in mare spazzatura normalmente prodotta a bordo. E un’altra che non trova al momento conferme, secondo la quale addirittura imbarcazioni clandestine cariche di rifiuti avrebbero utilizzato il Mediterraneo come discarica. Insomma a Napoli nessuno si sente responsabile della chiazza che sta ammorbando il mare della Corsica e sono sicuri che la spazzatura spedita fuori quando la crisi era al punto massimo è arrivata regolarmente a destinazione nelle discariche e negli inceneritori come da accordi presi.

Powered by PhPeace 2.6.4