Frana, ora si rischia lo stop ai treni
Montaguto. È stato di allerta per la frana, ora a rischio è la tratta ferroviaria Napoli-Bari. Il movimento franoso, nelle ultime ventiquattrore, con particolare pericolosità nella notte tra sabato e domenica e poi ieri per le fori piogge, dopo aver invaso letteralmente la bretella costruita sulla Statale 90 delle Puglie, lambisce i binari della ferrovia, creando non poche preoccupazioni. Sul posto ieri le Ferrovie delle Stato Spa, che hanno istituto un presidio permanente di uomini per monitorare, 24 ore su 24, il movimento della frana cresciuto a dismisura. In caso di pericolo estremo dovranno comunicare ai vertici delle ferrovie la chiusura del traffico dei treni lungo la tratta interessata, bloccando quindi uno degli itinerari più percorsi dai pendolari, che da Roma conduce in Puglia. Uno stop che paralizzerebbe l'unico mezzo di comunicazione pubblico ad alta capacità per treni locali, intercity ed Eurostar. Intanto questa sera ci sarà una riunione in Prefettura ad Avellino per discutere del problema. Lo stato di allerta lanciato dagli uomini dell'Anas, coordinati dal subcommissario di governo, Orrico, ha sensibilizzato immediatamente i vertici delle locali istituzioni. E a tal proposito dice il sindaco Giuseppe Andreano: «Abbiamo avuto già un conforto nella giornata di ieri (sabato per chi legge, ndr ) per parlare del problema dell'itinerario alternativo che i compattatori diretti alla discarica di Pustarza dovranno obbligatoriamente percorrere. Si è convenuto, infatti, almeno in questa fase di crisi, che i mezzi carichi di rifiuti dovranno passare per Ariano. Ma il problema della frana sarà discusso domani (lunedì, ndr) per tamponare seriamente quest'ennesima emergenza che sembra molto pericolosa in quanto è a rischio la chiusura del tratto ferroviario». «Capisco che il maltempo, e le continue piogge che si sono abbattute negli ultimi giorni - aggiunge il primo cittadino - non hanno fatto altro che acuire il problema, ma sono anche convinto che questo tipo di lavori-tampone servono a nulla. Si toglie quel poco di terreno a valle che viene prontamente sostituto da una massa più grande posta a monte della montagna». Da qui l'appello: «È necessaria una soluzione fattiva che risolva il problema in tempi rapidissimi. Fate subito e sul serio». Sul posto, a monitorare il movimento franoso anche i vigili del fuoco del distaccamento di Grottaminarda che fanno da ausilio al personale delle Ferrovie dello Stato con torce per l'illuminazione notturna e anche i Carabinieri che mantengono alta l'attenzione sul problema. Si spera che non arrivi un'altra beffa per le popolazioni del Sud e dell'entroterra irpino con la chiusura del traffico ferroviario. Molte attività produttive della zona cominciano di nuovo ad accusare un colpo nella vendita e nella produzione dei prodotti.