Aria maleodorante, il Tar dà ragione a Eurocompost

Secondo i giudici gli enti locali non hanno provato che la causa dei cattivi odori risieda nell’azienda
4 luglio 2009 - Alessandra Tommasino
Fonte: Il Mattino Caserta

Accolti i ricorsi che Eurocompost - l'azienda che produce concimi da biocompostaggio e su cui grava l'ombra di sostanze inquinanti emesse in atmosfera - aveva presentato contro Regione, Provincia, Comune di Orta di Atella. Tutti i provvedimenti degli enti che, negli ultimi mesi, hanno cercato di fornire una risposta alla delicata situazione ambientale attraverso la sospensione dell'attività produttiva e la cancellazione dell'azienda dal registro delle imprese, sono stati annullati. Il monitoraggio ambientale, secondo la quinta sezione del tribunale amministrativo, presieduta da Antonio Onorato, non ha saputo indicare l'effettiva provenienza dei cattivi odori, soprattutto in considerazione del contesto territoriale in cui Eurocompost è inserita, con zone agricole concimate, cumuli di rifiuti, impianti di smaltimento di liquami e cdr. Insomma non è accertata la responsabilità dell'azienda che prima trattava solo sostanza organica di natura animale, successivamente anche la frazione umida dei rifiuti. La famiglia Mormile, titolare del discusso impianto, può cantare vittoria, anche se la strada per la ripresa dell'attività non è di semplice percorrenza. Innanzitutto, così come prescrive il Tar, l'azienda dovrà adeguare le strutture di lavorazione. L'impresa ricorrente dovrà provvedere alla realizzazione di idonee flange per le attività di campionamento dello «Scrubber Venturi», indispensabili per la valutazione dell'effettivo rendimento di abbattimento dell'impianto e fornire pertanto evidenza certa che sistematicamente siano soddisfatti tutti i parametri manutentivi dell'impianto utilizzato. Eurocompost inoltre dovrà realizzare un efficiente sistema di compartimentalizzazione, captazione e convogliamento con una struttura amovibile telonata e una porta d'ingresso avvolgibile a comando obbligato. Adempimenti su cui dovranno vigilare le autorità preposte e che consentiranno all'Eurocompost di riprendere la produzione. Una prospettiva che suscita sconcerto. Disperate le mamme che per mesi hanno manifestato il proprio disagio dinanzi ai propri figli che si sentivano male a scuola durante le attività didattiche. Delusi gli esponenti del comitato civico e del comitato ad opponendum e tutti quei cittadini che, con manifestazioni (il popolare puzza day portò in strada lo scorso settembre migliaia di persone) e sit- in, hanno combattuto per un territorio più vivibile.

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