Per l’azienda hanno pesato i problemi con la giustizia e il ritardo con cui l’ente ha pagato i canoni mensili

Rifiuti, perde quota la differenziata

Secondo la Saba è al 49% ma il Comune dice 45
3 luglio 2009 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Cala in città la raccolta differenziata dei rifiuti che appena tre mesi fa, nel marzo scorso, aveva fatto registrare un incoraggiante 51%. Un calo di appena un punto percentuale secondo la Saba (la società che gestisce in città il servizio di igiene urbana) e di ben cinque punti invece secondo l'ufficio Ecologia del Comune di Caserta secondo cui la raccolta dei rifiuti attraverso il sistema «porta a porta» si sarebbe attestato su un debole 45%. Colpa - a detta dell'amministrazione comunale - dell'assenza di controlli e quindi della impunità garantita ai trasgressori dell'ordinanza sindacale. Una spiegazione contestata però dal nucleo ambientale della Polizia municipale che sostiene di aver elevato quasi trecento verbali dall'inizio dell'anno per abbandono incontrollato dei sacchetti oltre che per il mancato rispetto dell'ordinanza malgrado il personale risicato. Per la Saba la flessione è da leggersi come un calo fisiologico (la differenziata ha toccato il 48% ad aprile e il 49% a maggio) e sottolinea invece i numerosi problemi che è stata costretta ad affrontare negli ultimi tempi a causa dei ritardi collezionati dall'Ente nell'erogazione dei canoni mensili (nei prossimi giorni al Comune toccherà versare sia la rata di giugno che quella di luglio per un totale di circa due milioni di euro) e del conseguente stato di agitazione dei lavoratori, pagati sistematicamente in ritardo. Ma non è da escludere, secondo la società di Ercolano, il peso rivestito dalle note vicende giudiziarie legate all'interdittiva antimafia emanata dalla Procura di Napoli e sulla quale si attende, a stretto giro, il responso del Tar Campania. Intanto il quadro generale dei rifiuti sul territorio - percentuali a parte - appare piuttosto chiaro come la costante presenza di sacchetti abbandonati nei pressi delle venti campane per il vetro posizionate in tutta la città dimostra. Esiste cioè una consistente fascia di cittadini che ancora non fa la selezione dei rifiuti vanificando in parte gli sforzi di tanti casertani disciplinati. Se gli agenti del nucleo ambientale registrano passi in avanti in aree storicamente degradate come viale delle Industrie, via Cupa d'Ercole e via Tedeschi a Tredici, è altrettanto vero che restano sacche di resistenza in via Volturno in pieno quartiere Acquaviva, in via Feudo San Martino al confine con viale Carlo III, in via De Renzis (nei pressi del cimitero), in via Dietro Corte a San Clemente, particolarmente nota per l'abbandono quotidiano di rifiuti ingombranti, e più in generale in tutte le strade di periferia. Il Comune punta ad arginare il problema modificando, in parte, l'ordinanza che ha introdotto il sistema porta a porta. Tra le novità la possibilità di raddoppiare il prelievo settimanale del multimateriale e di ridurre (ma solo per le utenze domestiche) la raccolta di carta e cartone. Ma non solo. Previste disposizioni più rigide per chi, a distanza di sette mesi dall'entrata in vigore dell'ordinanza, non ha ancora allestito un'area condominiale ad hoc per i carrellati.

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