Nasceranno un campo bocce una piccola forma di stadio e anche una pista ciclabile Poi toccherà all’anfiteatro

Tre Ponti, bonifica della discarica

Si stanno concludendo i lavori avviati subito dopo la chiusura
19 giugno 2009 - Maria Tangredi
Fonte: Il Mattino Benevento

Montesarchio. La discarica di Tre Ponti tra non molti mesi, resterà solo un ricordo ed un incubo per tanti cittadini, soprattutto quelli di Tufara Valle. Alla telenovela cominciata oltre 10 anni fa, con l'ex cava sito appetibile anche per le dimensioni, per realizzare un enorme sversatoio, si sta definitivamente scrivendo il finale. È infatti, ormai prossima la conclusione dei lavori di riqualificazione dell'ex discarica di Tre Ponti. Lavori avviati quasi immediatamente dopo la chiusura del sito e previsti da un protocollo d'intesa che fu stipulato tra l'amministrazione comunale di Montesarchio, quella regionale e provinciale oltre che con il commissariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania. Una riqualificazione che, prevede innanzitutto, la copertura completa dello sversatoio. Poi altri lavori che, trasformeranno l'ex cava in uno spazio deidicato al tempo libero. I lavori infatti, prevedono tra l'altro, la realizzazione di un campo bocce, un piccolo stadio ed anche una pista ciclabile. Oltre che la costruzione di una struttura dove poter trascorrere il tempo libero. E, per la seconda tranche di lavori è prevista anche la realizzazione di un anfiteatro ed altre opere. «Quando tutti i lavori saranno completati - affermano i componenti del comitato civico Tufara Valle - la discarica resterà solo un triste ricordo. Anche se lo scorso anno abbiamo temuto il peggio quando fu ipotizzata la riapertura, proprio perchè i lavori ancora non erano cominciati. Oggi, ci sentiamo più tranquilli, senza spade di Damocle che per anni sono stati pendenti sulla nostra testa, fino all'epilogo di oggi». Una spada pendente in testa che, si è ritrovato a gestire Antonio Izzo sindaco di Montesarchio. «Abbiamo combattutto - dice - sempre in modo civile e legale anche in piena emergenza rifiuti, per evitare un disastro a Tre Ponti, allorquando si volevano sversare 6 milioni di metri cubi di spazzatura. Un quantitativo mai sversato che in una battaglia di civiltà ci ha consentito di raggiungere i risultati di oggi. I lavori sono ormai in fase di ultimazione, e quello spazio diventerà da luogo di preoccupazione, un posto di svago».

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