Ristori economici, stop ai fondi per Caserta
Bonifiche e ristori ambientali, tutto da rifare al Comune di Caserta. L’importo, pari a circa diciotto milioni di euro, annunciato l’estate scorsa dal commissariato di governo, che avrebbe dovuto essere assegnato alla città capoluogo, dovrà infatti essere ridimensionato a causa dei drastici tagli alle risorse operate dal ministero dell’Economia. Una notizia che ha diffuso sconcerto e delusione a Palazzo Castropignano. L’amministrazione comunale - come annunciato la settimana scorsa dall’assessore all’ambiente, Luigi Del Rosso - contava infatti di poter incassare a breve una prima tranche da dieci milioni di euro. «A questo punto - ha dichiarato il sindaco Nicodemo Petteruti - non ci resta che aspettare la rideterminazione dei fondi con la speranza che il governo tenga fede ai patti assunti con questa amministrazione». Il riferimento va all’impegno del commissariato a farsi carico della messa in sicurezza e della bonifica del distretto Lo Uttaro con la conseguente rimozione dei rifiuti accumulati nell’area. Un traguardo che rischia di allontanarsi in assenza dell’accordo di programma quadro sulle compensazioni previsto dal ministero dell'Ambiente. Il documento, atteso dallo scorso mese di settembre, non è infatti ancora stato stipulato. L’accordo avrebbe consentito al Comune di Caserta e a numerosi altri territori, che negli ultimi anni hanno ospitato impianti e discariche per far fronte alle cicliche emergenze rifiuti, di beneficiare - in base a quanto previsto dalla legge 123 del 14 luglio 2008 - di una compensazione economica vincolata, destinata cioè a finanziare non soltanto interventi di natura ambientale ma anche opere di urbanistica ed edilizia scolastica. Nella vicenda entra anche il commissariato per le bonifiche. Tre i progetti scelti dall’amministrazione Petteruti cui destinare il finanziamento: il restyling dell’area ex Macrico, il ripristino di una cava e un intervento botanico a Casolla. Interventi costretti pertanto a subire uno stop in attesa delle nuove determinazioni del governo. Ore di attesa anche per la realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica dei rifiuti. Un impianto di biogas che l’amministrazione vorrebbe collocare in località Saiano al confine con il territorio di Pozzovetere. Per questo progetto, inserito anche nel piano triennale delle opere pubbliche, il Comune spera infatti di ottenere un finanziamento regionale di circa sei milioni di euro.