Nello Stir di Santa Maria i militari scoprono e bloccano un camion con rifiuti non autorizzati

Pronta la mega-discarica di San Tammaro

18 giugno 2009 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino Caserta

Da lunedì avranno inizio i collaudi nell’impianto di San Tammaro, l’area che la struttura del sottosegretario all’emergenza rifiuti ha individuato come «cittadella del ciclo integrato». Le verifiche riguarderanno la piazzola per le ecoballe (15 mila) e l’area destinata a discarica, un mega invaso che a regime sarà in grado di «ingoiare» oltre un milione di metri cubi di rifiuti. Si tratta, insomma, dello sversatoio denominato Maruzzella 3. Ed è proprio in quest’area che, progressivamente, sarà «travasata» la cubatura di Ferrandelle, oltre 500 mila tonnellate di immondizia, destinata a essere svuotata e messa in sicurezza. Un’operazione quest’ultima già avviata il mese scorso in seguito a un sopralluogo eseguito sul posto dal vicario del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, il generale di divisione Franco Giannini. È stato proprio Giannini a stilare, tra l’altro, il protocollo dei controlli che vengono effettuati sulle circa 2mila tonnellate di rifiuti al giorno destinate al sito di San Tammaro: verifiche sul materiale in entrata e in uscita, accertamenti scrupolosi sui camion e sul loro carico. Attualmente le fasi di realizzazione dell’impianto sono a cura del consorzio Salerno 2 che resta, al momento, in pole position anche per l’eventuale affidamento della gestione della discarica. Un passaggio che sarà definito nei prossimi giorni nell’attesa che vengano chiarite almeno altre due questioni di rilevanza non secondaria: la definizione degli assetti di vertice al Consorzio unico Napoli-Caserta (retto attualmente dal vicepresidente Enrico Parente) e l’avvio delle procedure per la costituzione delle società provinciali, così come stabilito dall’ordinanza 3775 del presidente del Consiglio dei ministri. E intanto proprio ieri, la struttura commissariale ha concluso gli interventi straordinari di raccolta ad Aversa e Castelvolturno, i due centri della provincia di Caserta maggiormente colpiti da un riacutizzarsi dell’emergenza rifiuti che il caldo di questi giorni avrebbe potuto far esplodere ulteriormente. L’attività, sul piano tecnico-operativo pianificata da Giannini e dal generale Sandro Mariantoni, è ora al vaglio del coordinatore di missione Vincenzo Gagliani Caputo per la quantificazione economica dell’intervento: in ogni caso sono stati forniti al Consorzio 30 mezzi da utilizzare sul territorio per evitare ulteriori criticità. Intanto, ieri tre copertoni e una ruota completa di cerchio sono stati ritrovati a bordo di un camion che avrebbe dovuto caricare rifiuti tritovagliati dallo «Stir» ex Cdr di Santa Maria Capua Vetere e destinati al termovalorizzatore di Acerra. La scoperta è stata fatta dai militari addetti alla gestione dell’impianto che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri del nucleo operativo ecologico di Caserta. Infine, il Consorzio unico, in una nota, precisa che «sono in pagamento regolarmente gli stipendi e le quattordicesime dei lavoratori impegnati sia in provincia di Napoli sia in provincia di Caserta. Gli interventi della presidenza, tesi a reperire le risorse necessarie, hanno trovato piena disponibilità nei vertici della struttura commissariale. Entro il 25 giugno prossimo, inoltre, verrà individuata la nuova sede unica in cui trasferire tutti gli uffici del Consorzio riducendo ulteriormente gli attuali costi di locazione».

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