Guasto tecnico, stop al termovalorizzatore

L’impianto di Acerra riaprirà lunedì I dati dell’Osservatorio: 24 sforamenti
12 giugno 2009 - En.fe.
Fonte: Il Mattino

Acerra. «Il termovalorizzatore di Acerra è fermo da una decina di giorni». A rivelarlo ieri mattina è stato il direttore dell'Arpac Luciano Capobianco. E a mettere in panne ancora una volta il primo inceneritore della Campania, inaugurato dal premier Silvio Berlusconi lo scorso 26 marzo, è stata la rottura delle pompe dell'alimentazione delle caldaie. Un inconveniente che, secondo i tecnici dell'impianto, si è già verificato altre volte. E per riparare l'inconveniente sono stati chiamati alcuni tecnici specializzati pugliesi in modo da riavviare l'impianto lunedì prossimo. Secondo quanto riportato dall'Osservatorio ambientale (l'organismo voluto dal sottosegretario Bertolaso e di cui fanno parte anche tecnici del Comune di Acerra, Provincia ed Asl) nel suo primo rapporto sull'attività dell'inceneritore, il guasto alle pompe non sarebbe l'unico inconveniente. Anche l'impianto di estrazione delle scorie e quello di miscelazione della calce, nonché i compressori dell'aria ed i carriponti sono state annoverati tra «le principali criticità relative al funzionamento dell'impianto». Dallo scorso primo giugno l'inceneritore ha funzionato solo con l'alimentazione a gasolio (per due delle tre linee). In precedenza, sempre secondo l'Osservatorio, non ha funzionato per 36 giorni e per 27 ha bruciato oltre 16mila tonnellate di rifiuti producendo 410 tonnellate di ceneri e oltre 2000 tonnellate di scorie. La seconda e la terza linea di incenerimento sono andate in funzione rispettivamente il 2 e l'8 maggio scorsi. L'Arpac ha accertato, attraverso le tre centraline di controllo dell'aria (una a San Felice a Cancello e due ad Acerra) fino al 31 maggio scorso 24 sforamenti (sui 35 consentiti in un anno) dei limiti fissati per la presenza di pm 10 nell'aria di cui ben 15 nelle ultime due settimane; 6 a San Felice a Cancello.

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