Per l’ex responsabile unico degli impianti il gip ritiene ancora sussistente il rischio di reiterazione del reato

Collaudi cdr, revocato l’arresto di Cimitile

Obbligo di dimora per il presidente della Provincia di Benevento. De Biasio resta ai domiciliari
11 giugno 2009 - Giuseppe Crimaldi
Fonte: Il Mattino

Revoca degli arresti domiciliari e sostituzione della misura cautelare con quella dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, Pomigliano d’Arco: è questa la decisione adottata dal gip Aldo Esposito nei confronti del presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile. Chiusi gli interrogatori di garanzia dei 15 indagati nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità commesse nei collaudi eseguiti negli impianti di produzione di Cdr in Campania, arrivano le decisioni del giudice per le indagini preliminari. Il gip modifica, di fatto, tutte le misure precedentemente adottate, tranne che per l’ex responsabile unico del procedimento per la costruzione degli impianti di Cdr di Pianodardine, Santa Maria Capua Vetere e Casalduni, Claudio De Biasio, che resta invece agli arresti domiciliari. I 15 finiti la settimana scorsa agli arresti domiciliari - esponenti politici, professori universitari e funzionari della Regione Campania - sono indagati di falso ideologico in atto pubblico. Per De Biasio il gip ritiene ancora sussistenti le esigenze cautelari: resta infatti a suo giudizio inalterato il rischio di reiterazione dei reati, anche perché - si legge nel provvedimento depositato ieri - De Biasio non si è dimesso dall’incarico che attualmente svolge in Puglia per conto della Protezione Civile. Passiamo agli altri indagati. La sostituzione degli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza è stato disposto - oltre che per Cimitile - anche per l’ex direttore dei lavori degli impianti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine, Mario Gily; e nei confronti di Giuseppe Vacca (direttore dei lavori per gli impianti di Caivano, Tufino e Giugliano, nonché direttore dei lavori del termovalorizzatore di Acerra, impianto quest’ultimo che tuttavia non è al centro dell’inchiesta). Il gip Esposito ha inoltre disposto la sostituzione degli arresti domiciliari con la sospensione dell’esercizio dei pubblici uffici per cinque indagati: il professore Vincenzo Naso, presidente della commissione di collaudo del Cdr di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Sibilio, collaudatore dell’impianto di Caivano e dirigente della Regione Campania, Luigi Travaglione, collaudatore impianto Casalduni, il professore Vitale Cardone, presidente della commissione di collaudo dell’impianto di Battipaglia, il professore Filippo De Rossi, collaudatore dell’impianto di Casalduni. Il gip ha infine revocato i domiciliari (senza l’applicazione di alcuna misura cautelare alternativa) nei confronti del professore Oreste Greco, presidente della commissione di collaudo di Santa Maria Capua Vetere, di Vittorio Colavita, collaudatore dell’impianto di Tufino, Francesco Scaringi, collaudatore dell'impianto di Battipaglia e dirigente della Regione Campania, e Rita Mastrullo, ordinario di Ingegneria e collaudarore dell’impianto di Battipaglia. L’inchiesta su presunte false attestazioni relative alla funzionalità degli impianti Cdr realizzati negli anni scorsi in Campania passa ora davanti ai giudici del Riesame, ai quali si sono rivolti i difensori degli indagati.

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