Per ore davanti al giudice l’architetto e due docenti incaricati delle verifiche: respingono ogni accusa

Collaudi ai Cdr, al gip il dossier di De Biasio

Domani sarà ascoltato Cimitile. Presentate le istanze di revoca degli arresti, si decide in settimana
7 giugno 2009 - Giuseppe Crimaldi
Fonte: Il Mattino

Negano gli addebiti, sottolineano la loro estraneità ai fatti contestati dall’accusa e si difendono su tutta la linea: dagli interrogatori di garanzia di tre degli indagati finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui collaudi eseguiti negli impianti di produzione di Cdr in Campania emerge la linea di difesa. Ieri davanti al giudice per le indagini preliminari Aldo Esposito - che ha emesso i 15 provvedimenti cautelari - sono comparsi Claudio De Biasio, Oreste Greco e Vitale Cardone. Si tratta dell’indagine a carico di esponenti politici, professori universitari, funzionari della Regione Campania, tra cui il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile. L’accusa nei loro confronti è quella di falso ideologico in atto pubblico. Tre ore e mezzo è durato l’interrogatorio di De Biasio. Assistito dagli avvocati Carlo Di Stavola e Mauro Valentino, l’ex responsabile del procedimento per la costruzione dell’impianto di Cdr di Pianodardine si è difeso presentando anche una corposa memoria che ha consegnato ai magistrati. Rispondendo alle domande del gip e dei pubblici ministeri Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo - che insieme con il collega Alessandro Milita sono titolari dell’inchiesta - De Biasio ha chiarito la propria posizione. Fornendo, in particolare, una serie di spiegazioni sui rapporti intercorsi con i presidenti delle commissioni di collaudo, ai quali avrebbe sollecitato di verificare con scrupolo lo stato dei luoghi individuati come impianti di produzione del combustibile da rifiuti. E dunque, ha concluso, non gli si può contestare alcuna accusa di falso. I suoi difensori hanno avanzato al gip istanza di revoca della misura degli arresti domiciliari. Il giudice Esposito, che dovrà nei prossimi giorni completare il giro degli interrogatori di garanzia, si è riservato di decidere entro mercoledì. Gli avvocati Di Stavola e Valentino potrebbero però già domattina presentare analoga richiesta di revoca dei domiciliari al Tribunale del Riesame. Respingono tutti gli addebiti anche gli altri due indagati ascoltati ieri. Per oltre due ore lo ha fatto il professor Oreste Greco, docente presso la Seconda Università, e a lungo anche il preside di ingegneria all’Università di Salerno, Vitale Cardone: entrambi risultano indagati e coinvolti nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza nella loro qualità di ex collaudatori degli impianti di Cdr finiti nel mirino dei magistrati inquirenti. i professionisti, come aveva già fatto precedentemente De Biasio, hanno risposto alle domande dei magistrati chiarendo le rispettive posizioni e negando tutti gli addebiti. Domani gli interrogatori proseguiranno presso la Torre B del palazzo di Giustizia del Centro direzionale e toccherà, tra gli altri, al presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile. Come detto l’ultima inchiesta sui rifiuti in Campania - la terza - riguarda i lavori delle commissioni di collaudo degli impianti di produzione di combustibile da rifiuti realizzati dalla Fibe spa e dalla Fibe Campania spa in seguito ad appalti del Commissariato di governo per l’emergenza. Secondo l’accusa, nei certificati di collaudo redatti dai componenti delle commissioni sarebbe stata attestata falsamente l’ottemperanza da parte di Fibe-Fisia Spa e gli impegni previsti dai contratti di appalto.

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