Lo studioso è coinvolto insieme ad altri colleghi nell’inchiesta sul collaudo del Cdr di Battipaglia

Sbarca il preside Cardone, arrestato in pista

Il docente rientra da New York a Fiumicino e trova ieri mattina ad attenderlo gli uomini della Dia
5 giugno 2009
Fonte: Il Mattino Salerno

Gli hanno notificato l’ordine di custodia non appena, ieri mattina, è arrivato all’aeroporto di Fiumicino di ritorno da un viaggio di studi negli Stati Uniti. Vito Cardone, docente e preside di ingegneria all’Università di Salerno, era uno dei 15 destinatari di ordinanze di custodia ai domiciliari coinvolti nell’inchiesta della Procura di Napoli (denominata Green) sui collaudi fasulli agli impianti di Cdr, per la produzione di combustibile da rifiuti. Ad attenderlo già sulla pista dello scalo gli uomini della Dia, guidati da Maurizio Vallone, che coordinano le indagini con il comando provinciale della Guardia di Finanza. Un fermo operato con grande professionalità: senza ececssivo clamore e passato quasi inosservato agli occhi dei passeggeri del volo intercontinentale. Ma d’altronde, sin dall’inizio della vicenda, il docente si è detto subito disponibile a chiarire ogni aspetto che lo riguarda. Cosa che farà nel primo interrogatorio di garanzia già fissato per domani mattina. Qui il docente universitario, difeso dall’avvocato Andrea Castaldo, spiegherà i dettagli dei due episodi che lo riguardano e per cui il gip ne ha disposto il fermo. Fatti risalenti tra il 2002 e il 2003. In particolare, è questa l’accusa formulata dai pm Sirleo e Novelli nell’ambito dell’ultima inchiesta sul sistema-rifiuti, l’aver attestato il falso in atto pubblico riguardo agli avvenuti lavori di adeguamento per l’impianto del Cdr di Battipaglia (nel salernitano) e di aver omesso nella relazione finale le variazioni effettuate dall’Ati appaltante rispetto ai progetti originari dei macchinari di triturazione dell’immondizia. Non un falso, ha anticipato il docente al suo legale, perché tutte le attestazioni di collaudo sono state firmate in base alle certificazioni dei lavori effettuati da parte delle diverse ditte incaricate in base ad un’ordinanza del 2001 della struttura commissariale per l’emergenza rifiuti. Tutti aspetti che il docente universitario conta di chiarire e per questo ha mostrato una certa serenità al suo legale di fiducia che ha contattato già due giorni fa a New York non appena ha saputo dell’inchiesta della procura di Napoli e degli ordini d’arresto che lo riguardavano.

Powered by PhPeace 2.6.4