L’amarezza di Vacca, ingegnere della svolta

Confermato da tutti i commissari per la sua esperienza nel settore
4 giugno 2009
Fonte: Il Mattino

Gran lavoratore, brillante, testardo quanto serve per raggiungere l’obiettivo. Ma soprattutto un grande esperto della «materia». Un vero «fuoriclasse» e «una persona perbene». Così lo descrivono i colleghi di lavoro, increduli alla notizia del suo arresto. Che stessero indagando sul collaudo dell’impianto di Giugliano, l’ingegnere Giuseppe Vacca lo sapeva da almeno un anno e mezzo: quando gli venne recapitato un avviso di garanzia. Poi la decisione, tramite i suoi legali Giuseppe Fusco, Lucio Majorano e Ilaria Criscuolo, di presentare agli stessi magistrati una memoria difensiva per chiarire la situazione e spiegare le modalità di come gli venne affidato l’incarico da parte della struttura commissariale. Poi, ieri mattina poco prima delle sette, due finanzieri si presentano presso la sua abitazione di Chiaia per recapitargli l’ordinanza degli arresti domiciliari. Amarezza. E molta. E la richiesta di poter avvertire i colleghi che non sarebbe andato ad Acerra, dove da mesi si dedica, anima e corpo, all’ultimazione e al collaudo dell’impianto di termovalorizzazione. Direttore dei lavori ma non solo. Già perché Vacca l’inceneritore lo segue praticamente dalla posa della prima pietra: nominato da Fibe, ha avuto il «gradimento» di tutti i commissari che si sono succeduti in questi anni fino al sottosegretario Guido Bertolaso e conosce, quindi, tutti i segreti del termovalorizzatore. Chi lo conosce, lo descrive come un tecnico coscienzioso e preparato e, soprattutto, disponibile con qualsiasi neofita a spiegare tutto quello che c’è da sapere su ciclo dei rifiuti e depurazione. Così ad Acerra il giorno dell’inaugurazione dell’impianto con politici e giornalisti. Chiamato spesso da enti pubblici e privati a prestare la sua opera, accade così anche nel 2000 quando viene incaricato nella direzione dei lavori dell’impianto di Giugliano con un’ordinanza commissariale della neonata struttura per l’emergenza rifiuti. La scelta viene fatta, come da prassi, dall’affidataria dei lavori ma è la struttura che dà l’assenso: solo una formalità per Vacca, quest’ultimo passaggio. Poi ieri mattina, l’ordinanza d’arresto per una vicenda lontana (riferita all’aprile del 2006 e per di più coperta da indulto) e su cui pensava di aver chiarito tutti i dettagli. «Non me l’aspettavo proprio», ha commentato, gentile come sempre, con i due finanzieri.

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