Acerra, in arrivo le prime denunce
1 giugno 2009 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
Il termovalorizzatore di Acerra «funziona benissimo», assicura il premier Silvio Berlusconi che torna a occuparsi di Napoli e della Campania a un mese esatto dall´esplosione del caso Noemi.
Parla di rifiuti, il presidente del Consiglio, e la butta in politica: «Ho visto sui giornali nuove foto con sacchetti di immondizia nelle strade della Campania: o si tratta di situazioni locali che non hanno niente a che vedere con lo smaltimento oppure sono sacchetti di immondizia elettorali». Ma i cumuli fotografati nei giorni scorsi in zone come Quarto ed Ercolano sono una realtà, ritenuta riconducibile dalla struttura che fa capo al sottosegretario Bertolaso non a problemi di carattere «strutturale» bensì a situazioni contingenti. Certo non spot elettorali, in ogni caso. «In Campania - ha aggiunto il premier - ci sono tre discariche che possono smaltire 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti. E stiamo aprendo altri due termovalorizzatori».
Poi Berlusconi ha ribadito che l´impianto di Acerra va promosso a pieni voti. Ciò nonostante, i primi esposti sul funzionamento del termovalorizzatore potrebbero essere presentati già questa mattina in Procura. Associazioni di ambientalisti, cittadini, esponenti politici sembrano intenzionati a sottoporre ai magistrati i dubbi che si sono fatti strada nei giorni scorsi venendo peraltro rispediti al mittente dal sottosegretario Guido Bertolaso. «Se arriveranno segnalazioni, le approfondiremo come facciamo con qualsiasi denuncia. L´importante è che abbiano un minimo di fondamento, e saranno tutte quante valutate», spiega il procuratore Giandomenico Lepore. Nella conferenza stampa di giovedì scorso Bertolaso ha ribadito, insieme a uno dei suoi principali collaboratori, l´avvocato dello Stato Figliolia, che l´impianto di Acerra è «in rodaggio» e viene gestito nella «massima trasparenza». Eventuali sforamenti dei livelli delle polveri sottili, hanno aggiunto gli esperti della struttura del sottosegretario, comportano l´immediato spegnimento e vanno considerati «fisiologici» prima della definitiva messa a regime. Dunque nuovi fascicoli potrebbero aggiungersi al già complesso quadro investigativo di questi mesi che ha spinto Bertolaso a polemizzare con gli inquirenti riferendo di interrogatori a tappeto disposti (alcuni dei quali nell´ambito del procedimento sui siti di stoccaggio che prende in esame un´ordinanza della presidenza del Consiglio emanata il 15 luglio 2008 e finita poi al centro di un contenzioso fra il commissariato e Fibe) nei confronti di funzionari, generali e altri funzionari della struttura. Al sottosegretario hanno risposto sia il procuratore Giandomenico Lepore sia il pg Vincenzo Galgano riaffermando la legittimità degli accertamenti.
Poi Berlusconi ha ribadito che l´impianto di Acerra va promosso a pieni voti. Ciò nonostante, i primi esposti sul funzionamento del termovalorizzatore potrebbero essere presentati già questa mattina in Procura. Associazioni di ambientalisti, cittadini, esponenti politici sembrano intenzionati a sottoporre ai magistrati i dubbi che si sono fatti strada nei giorni scorsi venendo peraltro rispediti al mittente dal sottosegretario Guido Bertolaso. «Se arriveranno segnalazioni, le approfondiremo come facciamo con qualsiasi denuncia. L´importante è che abbiano un minimo di fondamento, e saranno tutte quante valutate», spiega il procuratore Giandomenico Lepore. Nella conferenza stampa di giovedì scorso Bertolaso ha ribadito, insieme a uno dei suoi principali collaboratori, l´avvocato dello Stato Figliolia, che l´impianto di Acerra è «in rodaggio» e viene gestito nella «massima trasparenza». Eventuali sforamenti dei livelli delle polveri sottili, hanno aggiunto gli esperti della struttura del sottosegretario, comportano l´immediato spegnimento e vanno considerati «fisiologici» prima della definitiva messa a regime. Dunque nuovi fascicoli potrebbero aggiungersi al già complesso quadro investigativo di questi mesi che ha spinto Bertolaso a polemizzare con gli inquirenti riferendo di interrogatori a tappeto disposti (alcuni dei quali nell´ambito del procedimento sui siti di stoccaggio che prende in esame un´ordinanza della presidenza del Consiglio emanata il 15 luglio 2008 e finita poi al centro di un contenzioso fra il commissariato e Fibe) nei confronti di funzionari, generali e altri funzionari della struttura. Al sottosegretario hanno risposto sia il procuratore Giandomenico Lepore sia il pg Vincenzo Galgano riaffermando la legittimità degli accertamenti.