Termovalorizzatore, via all´inchiesta indagheranno Lepore e un pm

5 giugno 2009 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
Un fascicolo contro ignoti, tre filoni investigativi che la Procura si appresta a sviluppare. Uno di questi riguarda il termovalorizzatore di Acerra. 
Dunque il procuratore Giandomenico Lepore ha formalmente aperto il procedimento sollecitato nell´esposto presentato nei giorni scorsi dall´ex senatore di Rifondazione comunista Tommaso Sodano, che chiede il sequestro dell´impianto e la chiusura della discarica di Chiaiano. Un atto dovuto, quello dei magistrati, che sono comunque pronti ad approfondire questa come tutte le altre segnalazioni (tranne quelle a prima vista palesemente infondate o strumentali) sottoposte all´attenzione dell´ufficio inquirente. Il fascicolo potrebbe essere presto diviso in tre parti: il capitolo più delicato, quello relativo al termovalorizzatore, sarà trattato dal procuratore assieme a un sostituto che sarà individuato con il meccanismo dell´assegnazione automatica.
Il materiale relativo alla discarica di Chiaiano confluirà verosimilmente nell´indagine già in corso e affidata al pm Antonio D´Alessio. E verrà allegato a un altro procedimento già aperto su questioni analoghe il paragrafo dell´esposto riguardante la mancata realizzazione degli impianti per il trasferimento della frazione organica. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato, che potranno essere formulati solo all´esito degli accertamenti. Va avanti invece l´indagine sui collaudi che mercoledì mattina ha portato all´emissione di quindici ordinanze di arresti domiciliari nei confronti di docenti universitari, tecnici e professionisti. «L´inchiesta di Napoli non mi riguarda - ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi - sono tutte cose che non conosco e che riguardano la precedente gestione dell´emergenza rifiuti in Campania», ha aggiunto Berlusconi. A distanza gli ha risposto il governatore Antonio Bassolino: «Le sue dichiarazioni sono un po´ singolari. Nel 2005 il presidente del Consiglio era Berlusconi e commissario era Catenacci, verso il quale ho avuto e ho grande stima. Dico questo avendo collaborato con Berlusconi, Prodi e con tutti i commissari che si sono succeduti anche dopo la mia esperienza».
Ieri sono iniziati gli interrogatori degli arrestati. Il primo a rispondere alle domande del giudice Aldo Esposito e del pm Paolo Sirleo (titolare dell´indagine assieme ai pm Alessandro Milita e Giuseppe Noviello) è stato l´ingegnere Giuseppe Vacca, attualmente direttore dei lavori del termovalorizzatore di Acerra ma coinvolto per l´attività svolta come direttore dei lavori dell´impianto di Giugliano. Assistito dagli avvocati Giuseppe Fusco e Lucio Majorano, Vacca si è difeso per oltre due ore. «È stato un interrogatorio esauriente - commenta l´avvocato Majorano - ci siamo riservati di produrre nota con documenti allegati insieme all´istanza di revoca o sostituzione della misura che presenteremo al gip». Si sono difesi anche il commercialista Vittorio Colavita, assistito dall´avvocato Francesco Picca, collaudatore dell´impianto di Tufino, e il docente universitario Filippo De Rossi, assistito dall´avvocato Orazio De Bernardo. È stato rinviato a lunedì l´interrogatorio del presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, indagato per l´attività svolta come collaudatore dell´impianto di Casalduni. «Sono turbato - si è sfogato con il suo difensore, l´avvocato Claudio Botti - amareggiato per tutto questo. A pochi giorni dalle elezioni, poi. Verrebbe voglia di mollare tutto. Però continuo ad avere fiducia nella giustizia e spero davvero che possa chiarire tutto in tempi brevi. Per fortuna ho ricevuto tantissime manifestazioni di solidarietà. Studenti, colleghi, esponenti politici. Persino Chicchitto, e chi se l´aspettava». Ieri mattina, all´aeroporto di Fiumicino, è stata notificata l´ordinanza di arresti domiciliari anche al quindicesimo destinatario, il professor Vitale Cardone, che si trovava all´estero per lavoro.
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