Rifiuti, l’ira della Iervolino: leggete i verbali
«Io mi sono sfilata? Leggete i verbali». Le parole di Guido Bertolaso fanno infuriare il sindaco di Napoli. Rosa Russo Iervolino partecipa alle celebrazioni per la festa della Repubblica, in piazza del Plebiscito, e coglie l’occasione per rispondere al sottosegretario all’Emergenza rifiuti. «Finché si chiacchiera va bene, ma al momento opportuno si possono tirare fuori i documenti - commenta parlando con i giornalisti - In Prefettura ci sono i verbali delle decine e decine di riunioni fatte con Bertolaso e il suo staff, con Marta De Gennaro, il prefetto, il presidente dell’amministrazione provinciale, Bassolino, il capo di gabinetto di Pecoraro Scanio». «Se dovesse servire - aggiunge il sindaco - c’è la 241, che è la legge dello Stato che riguarda il diritto di accesso ai documenti amministrativi e che dà la possibilità a lui e a noi di far tirar fuori i verbali della Prefettura». A scatenare la reazione della Iervolino sono state le dichiarazioni rese dal capo della Protezione civile in Procura nell’ambito dell’inchiesta «Rompiballe» in cui risulta indagato per truffa e abuso d’ufficio: davanti al pm Maurizio De Marco, infatti, Bertolaso ha ripercorso i giorni più bui e difficili dell’emergenza rifiuti. «Nessuno mi aiutava - ha raccontato - Bassolino e Iervolino si erano sfilati e io avevo solo due interlocutori: il cardinale Sepe e il procuratore Lepore». Siamo nel 2007, Napoli e la Campania sono sommerse dall’immondizia. In Prefettura si riunisce costantemente la task force di cui fanno parte i vertici degli enti locali, le autorità e gli addetti ai lavori. Le discariche sono sature, gli impianti di Cdr fuorilegge. A questo punto Bertolaso indica come unica via d’uscita l’apertura della discarica di Valle della Masseria, nel comune di Serre, ma trova la ferma opposizione dell’allora ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. È stato quello, secondo il racconto del sottosegretario, il momento più difficile della sua esperienza, il momento «dell’isolamento» e delle dimissioni da commissario straordinario. E di rifiuti torna a parlare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, da Firenze, ribadisce quanto affermato già domenica a Bari: «Tutto funziona, a parte qualche foto di pacchetti di immondizia elettorale lasciati da gente della sinistra - tuona - Anche il primo termovalorizzatore funziona perfettamente e potrebbe essere un modello per altre zone del Paese». Oggi, intanto, il procuratore Lepore e il suo aggiunto Aldo De Chiara si incontreranno per valutare l’esposto dell’ex senatore Tommaso Sodano sul termovalorizzatore di Acerra. Un atto dovuto per accertare quanto denunciato dall’esponente politico sulla nascita e il funzionamento dell’impianto.