Dopo la bufera a novembre entro pochi mesi il comando americano pronto a firmare i nuovi fitti

I militari Usa ritornano a Casale

Il sindaco Cristiano rassicura il comando Us Navy: l’acqua non è più contaminata
27 maggio 2009 - Tina Cioffo
Fonte: Il Mattino Caserta

Americani a Casal di Principe, il capitolo è ancora aperto. Ieri pomeriggio nell’ambito dell'incontro tenutosi tra il sindaco Cipriano Cristiano ed il responsabile degli alloggi degli ufficiali si è deciso di andare avanti. «Tra venti giorni - dice il primo cittadino - incontrerò il capitano della base Us Navy di Gricignano d’Aversa, a lui consegnerò il dossier che abbiamo realizzato sul monitoraggio ambientale fatto sul suolo, sull’acqua e sulle onde elettromagnetiche. Se tutto procederà così come si preannuncia immagino che i nuovi fitti ci saranno a partire già da settembre». All’appuntamento Cristiano ci andrà con due sostanziali proposte: verificare di volta in volta la presenza di allaccio alla condotta pubblica e invitare i marines a visitare Casal di Principe per fornire ogni tipo di rassicurazione. «Il ritorno degli americani - continua Cristiano- è per noi un ulteriore motivo di riscatto, non vogliamo essere messi in posizione secondaria». I primi undici trasferimenti, per la presenza nell'acqua di sostanze inquinanti, dal casalese verso Gricignano avvennero a novembre. I primi rilievi eseguiti dal «Navy and Marine Corps Public Health Cente» della Virginia, parlavano di altissimi livelli di «componenti organiche volatili, bioprodotti presumibilmente derivanti da solventi industriali». Pochi giorni prima di Natale, in un incontro alla Nato di Bagnoli tra il sindaco casalese Cipriano Cristiano e l’ammiraglio Mark Fitzgerald, eliminato l’allarme, si decise di prevedere il ritorno del personale statunitense per aprile. L’intesa parlava di nuovi contratti di locazione con nuove e più vincolanti clausole. A far cambiare la tabella di marcia è stata la conferma in base a nuove indagini, arrivata dopo sei mesi, della presenza di «potenziali rischi per la salute umana». Un dato che per Casal di Principe non sarebbe però, assolutamente perentorio. Nel plico consegnato ieri nelle mani del primo cittadino le indagini americane, divise in fase 1 e fase 2, dichiarano che a Casal di Principe «il rischio è accettabile». Gli americani avevano eseguito le analisi sull’acqua dei pozzi che a Casal di Principe sono abusivi e non sull’acqua della condotta pubblica. Il via libera definitivo sarà fornito con l'ultimazione della fase 2, in base alla quale i tecnici starebbero calcolando l'entità del rischio basandosi sul numero di anni in esposizione. Una volta completate le analisi, gli americani hanno assicurato che non solo renderanno note tutte le conclusioni ma l'intera osservazione sarà trasmessa al Ministero dell'Interno e alla Regione Campania. «Nell’attesa - conclude Cristiano - continueremo con il nostro monitoraggio mettendo a disposizione ogni tipo di risorsa in nostro possesso». Indagini a campione sono già state fatte in via Vaticale, di Corso Dante, Piazza Villa e Corso Umberto I. È stato aperto un ufficio idrico ed un numero verde al quale gli utenti possono rivolgersi in ogni momento.

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