L’incendio divampato lo scorso 11 maggio Verifiche negli allevamenti e nei depositi di mangimi per verificare la presenza di inquinanti

Diossina, controlli a tappeto

Fiamme alla Ecorec, test tossicologici sugli animali per verificare eventuali danni prodotti dalla diossina
Dopo l’incendio del deposito di pneumatici a Marcianise parte lo screening dell’Asl
27 maggio 2009 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino Caserta

Incendio a Marcianise È partita la prima serie di interventi di verifica e controllo sul territorio coinvolto dagli effetti dell’incendio sviluppatosi nella notte tra l’11 e il 12 maggio scorso a Marcianise. A effettuarla il personale veterinario e tecnico del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Caserta su indicazione del Settore regionale. L’indagine è rivolta soprattutto agli animali e agli alimenti destinati loro presenti nelle zone potenzialmente contaminate dalla nube che si sprigionò dall’incendio di migliaia e migliaia di pneumatici depositati nell’area esterna dello stabilimento Ecorec, nella zona industriale compresa nell’Interporto Sud Europa. Gli animali, come in precedenti situazioni, sono considerati degli efficaci indicatori biologici e potranno, quindi, rivelare l’effettiva condizione ambientale di tutta l’area e le eventuali conseguenze dell’inquinamento prodotto dall’incendio. La prima fase degli accertamenti ha come obiettivo l’identificazione di particolari situazioni a rischio come la presenza di alimenti destinati agli animali non perfettamente protetti dagli agenti atmosferici e le coltivazioni vegetali destinate agli animali che saranno posti sotto sequestro e campionati per la ricerca di diossine, furani, Pcb e Pcb diossina simili. Secondo le direttive della Regione, l’Arpac affiancherà i servizi veterinari per i prelievi di terreno e parti aeree di foraggera. Intanto, l’Orsa, l’Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare, ha approntato una prima cartografia basata su tre aree concentriche di tre, cinque e dieci chilometri dall’epicentro dell’incendio, in cui sono posizionate le aziende zootecniche. I controlli sono stati avviati nelle aziende zootecniche e presso gli operatori del settore dei mangimi (coltivatori, rivendite e depositi) delle aree più interne e vicine all’epicentro. Le aziende nelle quali saranno evidenziate particolari situazioni di rischio saranno costantemente monitorate con un programma di campionamento straordinario sulle produzioni zootecniche. L’Orsa, poi, sta provvedendo, con l’ausilio del servizio di meteorologia dell’Aeronautica militare, a stilare una nuova cartografia che tenga conto dei dati riferiti alla tipologia e dominanza dei venti soffianti nei giorni in cui si sviluppò l’incendio, per individuare e delimitare un’area a rischio dove concentrare i controlli di competenza sanitaria. Nell’azienda Ecorec di Marcianise, nel giro di dodici anni, è la seconda volta che si è verificato l’incendio di una montagna formata da migliaia di pneumatici usati. Prima del rogo di quindici giorni fa, il 23 marzo del 1997 una nube nera avvolse il territorio di Marcianise. Due episodi che hanno violentato una terra che ha già pagato, nel corso degli anni, un pesante tributo in termini ambientali e, con la distruzione del patrimonio zootecnico, il disfacimento di quello che un tempo era annoverato come il più fecondo e rigoglioso territorio della «Campania felix». Nel 2003 gli allevatori di bovini e ovini di Marcianise furono costretti ad abbattere oltre 3 mila capi di bestiame, perché il latte prodotto risultò contenere un tasso di diossina superiore a quanto stabilito dalla normativa. La presenza della diossina nel latte, secondo le autorità sanitarie, fu presumibilmente provocata dal foraggio prodotto nella zona, a causa soprattutto dei continui incendi di discariche e dello stesso deposito di pneumatici.

Powered by PhPeace 2.6.4