Napoli: il procuratore sotto assedio «Avanti con le indagini»
NAPOLI - Lo sanno bene alla Procura di Napoli che il livello dello scontro si è alzato «e qui c'è qualcuno che gioca a farci perdere la testa». Lo sanno che le inchieste sui rifiuti possono mettere in difficoltà il governo, dunque appaiono preparati a subire gli attacchi. Eppure nessuno si aspettava che potessero arrivare da Guido Bertolaso, indagato per traffico di rifiuti, falso e truffa nell'ambito dell'inchiesta «Ecoballe». Anche perché era stato lo stesso procuratore Giovandomenico Lepore - al momento di stralciare la sua posizione e quella del prefetto Alessandro Pansa dal filone d'inchiesta principale - a sottolineare la volontà di «non intralciare l'attività istituzionale svolta per far fronte all'emergenza rifiuti». L'alto magistrato impiega qualche ora prima di diramare una nota ufficiale: ha il problema di non creare nuove fratture interne, ma anche di dimostrare che ha il pieno controllo della situazione, dunque si consulta con i suoi sostituti e con l'aggiunto Aldo De Chiara che ha la delega ai reati ambientali. Chiarisce che «tutti gli atti di indagine svolti dai diversi magistrati risultano compiuti nel pieno rispetto delle norme processuali» e sottolinea come «nell'espletamento delle sue specifiche funzioni questo ufficio continuerà ad accertare le eventuali violazioni di legge costituenti reato nel rispetto delle norme vigenti».
Parole che appaiono scontate per una normale Procura, ma qui hanno un peso specifico visto che il decreto approvato un anno fa dal governo e poi trasformato in legge impone che in Campania tutte le indagini sui rifiuti debbano essere gestite dal procuratore. Prima di Bertolaso era stato l'avvocato Alfonso Stile, per conto della società Impregilo, a depositare un esposto per sapere come mai i due pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo - titolari dell'inchiesta avviata nel 2003 - continuino a svolgere accertamenti. Sono proprio loro ad aver firmato i provvedimenti per l'acquisizione di atti consegnati la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza ai funzionari del Commissariato di governo gestito da Bertolaso e ai responsabili della Fibe. Sempre loro hanno interrogato sette giorni fa Michele Mirelli, il direttore del termovalorizzatore di Acerra. «Indagini vecchie», assicurano in Procura ma poi non negano le voci che si rincorrono e parlano di nuovi provvedimenti che potrebbero arrivare la prossima settimana. Lepore smentisce Bertolaso affermando che «non risultano interrogatori di generali» e chiarisce che «qualcuno è stato sentito solo a sommarie informazioni, non come indagato». In realtà nei mesi scorsi diversi alti ufficiali - nominati commissari dei siti di stoccaggio e degli altri impianti - erano stati ascoltati. «Ma nei loro confronti non c'è nulla di nuovo», si ribadisce. Svolte investigative sono però attese a breve e questo contribuisce a far salire la tensione.
Che il clima sia di grande tensione è costretto a riconoscerlo anche il procuratore generale di Napoli Vincenzo Galgano. «Non risulta che siano state compiute azioni particolarmente vessatorie - risponde a chi gli chiede un commento sulle parole di Bertolaso -, ma capisco che lui voglia esprimere il disagio di chi lavora al suo fianco. Qui l'ambiente è molto surriscaldato e comunque chiederò chiarimenti al procuratore Lepore prima di prendere una posizione ufficiale». Più volte nelle ultime settimane Lepore si è sfogato con i suoi collaboratori per stigmatizzare le polemiche che alla fine hanno finito per «danneggiare tutti e dare un'immagine sbagliata. Si è arrivati a farmi passare come uno che vuole difendere Berlusconi e invece io voglio soltanto dimostrare la correttezza del mio ufficio». Certo, all'unità della Procura non ha contribuito la sua scelta di lasciare fuori dall'inchiesta dello scorso anno Bertolaso e Pansa. E adesso che quegli atti potrebbero passare per competenza a Roma - tra gli indagati c'è il magistrato Giovanni Corona, che era stato consulente di Pansa quando era commissario per i rifiuti - il timore forte è che tutto finisca in archivio come avvenuto per gli altri fascicoli trasmessi negli ultimi mesi.