Contrattacco dopo i sequestri coordinati da Sirleo e Noviello Un anno fa il governo affidò le competenze alla Superprocura

Inchiesta rifiuti, duello Impregilo-magistrati

Esposto della società indirizzato a Galgano e Lepore: «Indagini svolte in violazione del decreto Berlusconi»
28 maggio 2009 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Chiarire la regolarità di alcuni passaggi investigativi svolti in materia di rifiuti. È un esposto in piena regola quello firmato dal penalista napoletano Alfonso Maria Stile, difensore di Fibe e di Impregilo nel corso delle principali inchieste sulla gestione commissariale dell’emergenza rifiuti. Un passaggio delicato, un esposto che viene indirizzato al procuratore Giovandomenico Lepore e al procuratore generale Vincenzo Galgano. Chiaro l’assunto del documento: l’unico titolare delle indagini in questo campo è il procuratore Lepore, dallo scorso 28 maggio indicato da un decreto governativo come titolare della superprocura regionale. Qualsiasi altra iniziativa in questa materia viene pertanto letta dalla difesa della Impregilo con un’attività irregolare, su cui si chiede chiarezza. E non è un caso che l’esposto viene presentato il giorno prima della sortita napoletana del sottosegretario Guido Bertolaso, che questa mattina sarà presente a Napoli per una conferenza stampa sul bilancio dei primi dodici mesi dal varo del decreto Berlusconi. E non è secondario che nei documenti presentati dall’avvocato Stile, si fa riferimento ad alcuni recenti interventi della magistratura letti dal difensore come estranei all’attività della superprocura. Stile infatti cita alcuni step messi a segno negli ultimi mesi dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo (i due pm dello strappo, dopo lo stralcio di Pansa e Bertolaso dall’inchiesta ecoballe), che hanno riguardato il collaudo del termovalorizzatore di Acerra e la gestione di alcuni siti di stoccaggio. Nel suo esposto, il difensore di Impregilo ricorda il decreto di esibizione di atti notificato ad Acerra lo scorso 20 maggio dalla polizia tributaria della Guardia di Finanza negli uffici Fibe, ma anche alcuni interrogatori come persone informate dei fatti di funzionari di governo messi a gestire siti e piazzole di stoccaggio. Sono atti in regola con la nascita della superprocura? Sono in linea con l’ordine tassativo - previsto dal decreto Berlusconi - di informare il capo dei pm quando si danno inizio alle indagini sul commissariato? Ci sono indagini «trappola» (come si legge in alcuni resoconti giornalistici) che riguardano Bertolaso o esponenti governativi? Intanto, ieri un’altra udienza del processo rifiuti, dedicata al controesame del consulente dei pm Paolo Rabitti: l’avvocato Luigi Tuccillo, difensore di Armando Cattaneo e Vincenzo Urciuoli, con oltre centocinquanta domande ha evidenziato che Rabitti non si è mai accertato della funzionalità dei trituratori installati negli impianti, né ha mai valutato le presunte inefficienze del servizio di raccolta rsu; non ha inoltre tenuto conto della ordinanza che prevedeva, prima della entrata in funzione degli impianti di Cdr, la predisposizione di impianti di compostaggio a cura della struttura commissariale. L’avvocato Giuseppe Fusco, difensore di Bassolino assieme al penalista Massimo Krogh, ha fatto invece precisare al teste che il governatore non ha avuto alcun ruolo sulle fasi della gara di appalto, intervenendo solo successivamente.

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