L’allarme ambientale lanciato da Forestale e volontari Empa C’era di tutto: onduline, ferro elettrodomestici e pneumatici

Discarica di amianto sull’Ufita

Eternit e rifiuti pericolosi smaltiti a pochi metri dal corso d’acqua
22 maggio 2009 - bi.bi.
Fonte: Il Mattino Avellino

Grottaminarda. Una discarica di amianto a pochi metri dal corso del fiume Ufita. La scoperta è stata fatta ieri mattina dai volontari dell'Empa, l’Ente mediterraneo di protezione ambientale Onlus, in sinergia con gli agenti del Corpo forestale dello stato di Mirabella Eclano. Al sito destinato da ignoti a raccogliere eternit ed altri rifiuti classificati come speciali e pericolosi, si è arrivati dopo una segnalazione anonima, che ha condotto i volontari della sezione provinciale di Quindici, diretti da Saverio Capriglione, in località Pezze dei Piani, ricadente nel comune di Grottaminarda, a pochi passi dal fiume Ufita. Qui, i volontari si sono trovati di fronte ad una vera e propria discarica a cielo aperto, con l'aggravante che, approfittando della verde e della florida vegetazione di quei luoghi, ignoti avevano deciso di usare proprio quel posto per liberarsi di rifiuti pericolosissimi. I volontari dell'Empa, dopo avere circoscritto il luogo del ritrovamento e repertato tutto con una serie di fotografie, hanno segnalato la discarica agli uomini della Forestale di Mirabella Eclano, che hanno effettuato rilievi sull'area. Gli agenti hanno quindi scoperto che in quella discarica erano state sversate circa 20 onduline del famigerato eternit, ovvero il temibilissimo amianto. Ma anche pneumatici, plastica, residui di asfalto, ferro, ed elettrodomestici in disuso. Ovvero tutti quei rifiuti che per pericolosità richiederebbero un preciso tipo di stoccaggio. Ma evidentemente per alcuni è più semplice avvelenare montagne e fiumi, piuttosto che rispettare le leggi. «Non è il primo ritrovamento del genere che effettuiamo - spiega Capriglione dell'Empa - e purtroppo non sarà l'ultimo. Almeno una volta a settimana scopriamo discariche abusive». Uno scempio difficile da arginare e che colpisce alcune delle zone più belle della nostra provincia. Sono proprio i corsi d’acqua e la vegetazione fluviale ad essere più colpite. Scarti e rifiuti d’ogni genere, lontano da occhi indiscreti, vengono gettati lungo i fiumi irpini. E, così, quando i controlli avvengono, ormai è già troppo tardi, il danno è fatto, la vegetazione e il territorio compromessi.

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