Scatta il pugno di ferro dell’amministrazione Previste sanzioni severissime per chi non rispetta le regole

Sacchetto selvaggio, multe da seicento euro

Comune, nasce il nucleo di polizia ambientale. Dalla differenziata agli ingombranti: task force contro i trasgressori
21 maggio 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Le Multe Dopo quindici anni, da ieri, con la nascita del nucleo di Polizia ambientale, il Comune si riappropria di una parte decisiva della gestione dei rifiuti. La task force (voluta dall’assessore competente Paolo Giacomelli e dal direttore generale Luigi Massa) ha il compito di individuare e perseguire i reati - come per esempio - lo sversamento non autorizzato di rifiuti - e gli illeciti amministrativi, ovvero deposito di rifiuti fuori orario o in zone dove non è consentito in materia ambientale. Saranno i vigili urbani a vigilare e codice alla mano possono far scattare a seconda della fattispescie dei reati oltre la denuncia penale anche l’arresto. Dove l’arresto è eccessivo scattano multe salate: da 103 euro fino a 620. Ma procediamo con ordine, cos’è il Nucleo di polizia ambientale? Il Nucleo è incardinato nel «Servizio gestione rifiuti» costituito dall’amministrazione per creare una struttura che rivesta il ruolo di interfaccia con il gestore del servizio l’Asìa, con il sottosegretariato per l’emergenza rifiuti retto da Guido Bertolaso, con i cittadini e le associazioni operanti sul territorio. La sostanza e il paradosso è che nella città della perenne emergenza rifiuti non esisteva nemmeno il servizio dedicato alla materia. Il dirigente scelto per rivestire il delicato ruolo di capo del Nucleo è Aldo Carriola, il dirigente del Servizio gestione rifiuti è invece Pasquale Spalice. Due graduati dei caschi bianchi di lungo corso, che con l’arrivo di Luigi Sementa a capo di via De Giaxa hanno preferito trovare spazio altrove nel corpo. Così Palazzo San Giacomo gli ha assegnato il compito di perseguire chi non rispetta le regole nello smaltimento dei rifiuti, a partire dai napoletani. Per consentire la migliore distribuzione sul territorio delle forze, appena 30 per ora i vigili destinati al servizio, sono state accorpate le dieci municipalità in cinque grandi aree: l’area 1: prima e seconda municipalità che comprende i quartieri di Chiaia, Posillipo, San Ferdinando, San Giuseppe, Porto, Montecalvario, Avvocata e Mercato e Pendino; l’area due che accorpa terza e quarta municipalità, vale a dire Vomero, Arenella, Stella e San Carlo Arena; l’area tre con quarta e quinta municipalità e i quartieri San Lorenzo Vicaria, Poggioreale, Barra, Ponticelli, San Giovanni; l’area quattro di cui fanno parte settima e ottava municipalità e le zone di Secondigliano, Miano, San Pietro, Chiaiano, Piscinola, Marianella e Scampia. Infine l’area cinque con nona e decima municipalità di cui fanno parte Soccavo, Pianura, Fuorigrotta e Bagnoli. Giro di vite dunque per incanalare nella giusta direzione la gestione dei rifiuti: «Puntiamo alla responsbilizzazione dei napoletani con la nascita del servizio gestione rifiuti ci faremo noi carico del problema, ma i cittadini ci devono dare una mano». Otto le tipologie di reato individuate, si fa dal conferimento di rifiuti speciali non pericolosi in contenitori «destinati a rifiuti urbani» al «conferimento dei rifiuti in luoghi e con modalità diverse da quelle previste» fino al conferimento di macerie e ingombranti per arrivare agli imballaggi. Perché il pugno di ferro riguarderà i cittadini ma soprattutto gli esercizi commerciali. «Massima sarà l’attenzione - spiega Carriola - su questo punto perché è chiaro a tutti come questo tipo di rifiuti ingombri le strade e sia molto ben visibile». Non è un caso che gli uomini e le donne di Carriola abbiano già fatto due settimane di prove a partire dal 4 al 18 elevando già 31 verbali per tutte le tipologie di reato, ben 18 sono stati elevati per «conferimenti di imballaggi cartacei non piegati, non a bordo strada e fuori orario» del valore di 103 euro ciascuno.

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