Paura, slogan e foto ricordo il raid sotto gli occhi dei turisti
Turisti increduli quando si sono trovati nel caos di via Roma. Alla preoccupazione iniziale di fronte all’imponente schieramento di polizia, è seguita la curiosità. Due turisti britannici appena sbarcati da una nave da crociera hanno trascorso più di mezz’ora fotografando la scena, prima di essere, con cortesia, allontanati da una persona in borghese. Molte altre persone si sono fermate ai margini del gruppo di manifestanti scattando foto e cercando di capire cosa stesse accadendo. Napoli si è ritrovata con la protesta al centro della strada-vetrina, quella che viene indicata ai turisti come centro principale dello shopping e che viene presa d’assalto dai napoletani nei giorni in cui c’è bel tempo. Il contatto tra cittadini e manifestanti è stato, praticamente, vietato dalla massiccia presenza di agenti, ma le richieste avanzate dai disoccupati scesi in piazza sono state rese esplicite dagli slogan e dagli striscioni esposti. La richiesta di tutela per il futuro, dopo aver partecipato ai corsi di formazione, è stata gridata a voce alta per lunghe ore. Proprio per affrontare l’argomento della tutela, nei giorni scorsi l’assessore regionale al Lavoro della Campania Corrado Gabriele aveva avuto a Roma un incontro con il sottosegretario Pasquale Viespoli sulle «iniziative straordinarie di politiche attive per il lavoro nell'area metropolitana di Napoli». Al centro della riunione le linee di indirizzo di un progetto - elaborato a cura dell’Agenzia Regionale Arlas e di Italia Lavoro Campania - per la costituzione di un’agenzia sociale che prevede «misure tese ad agevolare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate mediante incentivi ed agevolazioni uniti a percorsi individuali». L’impianto progettuale, proposto da Gabriele, prevede un intervento per circa 4.000 soggetti deboli del mercato del lavoro - disoccupati di lunga durata - per un periodo di 24 mesi ed un relativo piano finanziario di 60 milioni di euro di cui un terzo a carico di risorse regionali già deliberate dalla giunta nel provvedimento di seguito citato e i restanti due terzi a carico del Ministero del Lavoro. La disponibilità del ministero pur se in linea con gli obiettivi dell’impianto progettuale proposto dalla Campania, è orientata a concorrere con una prima copertura finanziaria per 6 mesi di attività, ciò - dichiara Gabriele - impone un margine di trattativa essenziale che andremo a discutere con il ministero, non possiamo lasciare che dopo pochi mesi di attività migliaia di persone restino senza alcuna possibilità di reddito e senza un minimo di sostegno alla sopravvivenza».