Ancora guerriglia urbana nelle strade del centro Cassonetti ribaltati e cariche della polizia

Corsisti all’assalto, scontri in via Toledo

Nuovo blitz dei disoccupati, nel mirino la convention del Pdl al teatro Augusteo. Altre otto denunce
17 maggio 2009 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

Cassonetti ribaltati, polizia in assetto antisommossa, un blitz nel teatro dove era in corso una manifestazione del Pdl, l’assalto alle impalcature della galleria Umberto: a via Toledo, tra turisti attoniti e napoletani in frenesia da shopping, è andato in scena il secondo atto della protesta dei disoccupati. Attenzione massima, tensione alta dopo la violenza e l’incendio del bus di venerdì a piazza Carlo III: reparto mobile pronto ad agire e presenza massiccia di uomini della digos, sono stati un ottimo deterrente, così ieri mattina la situazione non è degenerata. I disoccupati, che ieri erano circa duecento, chiedono la creazione di una agenzia Regionale che si occupi del futuro delle persone che hanno partecipato al progetto di formazione «Isola». Hanno paura di essere scavalcati nell’eventualità che arrivino sbocchi occupazionali. Chiedono di incontrare sottosegretari e assessori, per avere certezze. E per far sentire le loro richieste urlano, compiono atti clamorosi, espongono bandiere e striscioni. Ieri i disoccupati si sono concentrati in via Toledo perché, all’Augusteo, c’era una manifestazione elettorale del Pdl: «Vi vogliamo parlare, fermatevi», hanno urlato al passaggio delle personalità. Poi hanno deciso di entrare in azione. un gruppetto ha invaso il teatro, ha urlato frasi a voce alta. La tensione è durata qualche minuto: agenti della Digos hanno seguito i disoccupati dentro l’Augusteo, li hanno convinti ad uscire. In otto sono stati portati in questura, identificati e denunciati in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale: per la questura sono tutti legati alla sigla «banchi nuovi». Il fermo delle otto persone ha infiammato gli animi. Una parte dei manifestanti si è concentrata davanti alla questura e ha protestato. Sulla zona è arrivato un elicottero per sorvegliare i movimenti dei disoccupati e segnalare eventuali azioni violente. Il presidio è stato allontanato da piazzetta Augusteo e la manifestazione s’è concentrata davanti all’ingresso della galleria Umberto. Un gruppetto di disoccupati ha, allora, dato l’assalto alle strutture in ferro dell’impalcatura che arriva fino al tetto della galleria. Si sono arrampicati in un attimo, hanno gridato slogan, esposto bandiere. Sono arrivati fino alla balconata che sovrasta la galleria e hanno piantato lassù le loro bandiere di protesta. Anche in quest’occasione gli uomini in assetto antisommossa sono rimasti fermi. È intervenuta la Digos che ha convinto i manifestanti a scendere e a rimuovere bandiere e striscioni. In attesa di notizie delle otto persone portate in questura, e di una convocazione da parte delle autorità per avere certezze sul futuro, i manifestanti hanno mantenuto il presidio su via Roma. Al centro della strada una camionetta della polizia, intorno agenti in divisa. Con il passare delle ore la tensione è andata scemando. Quando una delegazione di manifestanti è tornata sotto la galleria annunciando l’appuntamento per lunedì con il prefetto, è scoppiato un applauso liberatorio. I manifestanti sono andati via, la camionetta ha imbarcato gli agenti in assetto antisommossa ed è partita. Via Roma è tornata alla normalità: pochi turisti, tanti napoletani accaldati, una bandiera rossa sulla balconata della galleria lasciata come simbolo della giornata di protesta.

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