Frana alla Baia, i tecnici chiedono tempo
Si deciderà giovedì prossimo il piano da adottare per la messa in sicurezza del costone del Lloyd's Baia Hotel interessato martedì da una frana che ha riversato mille metri cubi di roccia sulla zona piscina e l'angolo ristorante sottostanti la struttura alberghiera. Ieri infatti si è concluso con un nulla di fatto il vertice previsto in Prefettura per fare il punto della situazione dopo lo smottamento: al tavolo tecnico che si è aperto intorno alle 12 erano seduti il prefetto Claudio Meoli, il prefetto vicario e commissario prefettizio di Vietri, Raffale Cannizzaro, la famiglia Soglia, proprietaria dell'Hotel Baia, che ha dichiarato la disponibilità e l'interesse a procedere rapidamente ai lavori, i tecnici e il presidente dell'Autorità di Bacino Destra Sele, Stefano Sorvino, che hanno posto all'attenzione dei presenti i risultati parziali dei primi studi tenici sul costone roccioso, e l'assessore comunale di Salerno alla protezione civile, Augusto De Pascale. Dopo circa un'ora e mezza di riunione si è deciso di posticipare a giovedì mattina alle 12 il giorno per stabilire gli interventi concreti da adottare per la messa in sicurezza della montagna che saranno presi in esame nel corso di una nuova riunione. Per ora rimangono in vigore le ordinanze di chiusura della spiaggia e dell'area interessate dal crollo delle lastre di roccia, emesse dai comuni di Vietri sul Mare e di Salerno, e quella della Capitaneria di porto che vieta alle imbarcazioni di attraversare lo specchio d'acqua antistante l'arenile. Tutto rimane invariato in attesa di rilievi più approfonditi che serviranno a fotografare la stabilità della falesia compresa tra l'ascensore e la zona infermeria dell'albergo. «Sono state fatte solo delle valutazioni preliminari, nei prossimi giorni saranno portati a termine i rilievi fondamentali per conoscere il quadro della situazione dopo il crollo di martedì», fa sapere il viceprefetto Raffaele Cannizzaro, al termine della riunione in Prefettura, che sgombra il campo dal rischio di una possibile posticipazione o ancora peggio chiusura della stagione balneare nell'area interessata dal crollo e dove restano ancora ammassate le lastra di roccia venute giù dalla montagna. «Le prime valutazioni non sono pessimistiche - tranquillizza Cannizzaro - crediamo che la spiaggia possa essere riaperta ma per essere più chiari bisognerà attendere l'esito degli studi dei tecnici». Nelle prossime ore geologi rocciatori con l'ausilio di tecniche fotogrammatiche e laser provvederanno a fare rilievi geostrutturali sulla profondità della frana e valuteranno la possibilità di disgaggiare gli eventuali massi instabili. Sugli interventi da adottare per ristabilire la sicurezza della montagna si esprime Stefano Sorvino, presidente dell'Autorità di Bacino Destra Sele che sottolinea la necessità di adottare «misure più consistenti adeguate a una zona altamente pericolosa che da tempo i nostri tecnici avevano individuato», poi parla del piano di messa in sicurezza di tutta la roccia che dal Baia Hotel arriva fino a Salerno formulato alla Regione dall'amministrazione comunale di Salerno che a detta sua «va rivisto a causa del recente smottamento». Di rimando l'assessore Augusto De Pascale sottolinea la «collaborazione che è in atto tra Comune di Salerno e Autorità di Bacino» e si auspica che «entro fine mese la fase di progettazione della messa in sicurezza della montagna sia portata a termine».