Cardarelli scoperta-choc in pineta: enorme discarica abusiva con tonnellate di residui ospedalieri

13 maggio 2009 - T. B.
Fonte: Repubblica Napoli
C’è un’enorme quantità di rifiuti speciali, forse anche pericolosi, sotto la pineta adiacente all’ospedale Cardarelli. La discarica abusiva è stata scoperta durante i lavori per la costruzio­ne di una stazione della metropolitana collinare. 
Ieri i carabinieri del Noe, su di­sposizione del pm Antonio D’Alessio, hanno sottoposto l’area a sequestro pro­batorio.
Da un primo controllo è emerso che nella fossa sono stati sversati flaconi di medicinali, aghi, siringhe, lacci emostati­ci, guanti di lattice, provette di laborato­rio, materiale per le dialisi, contenitori per urine. Rifiuti che andrebbero smalti­ti in speciali discariche e che, invece, era­no stati gettati sotto la pineta in assenza di qualunque precauzione. Quando è successo e chi ne abbia la responsabilità è ciò che i militari, coordinati dal mag­giore Giovanni Caturano, cercheranno ora di chiarire. Una prima indicazione ar­riva dalle date stampigliate sulle confe­zioni di medicinali. Sono farmaci confe­zionati negli anni Ottanta e forse utilizza­ti in quel periodo. Si tratterebbe, dun­que, di una discarica vecchia di quasi trent’anni. Ma non si può escludere un’altra possibilità: che i farmaci, cioè, siano rimasti da qualche altra parte fino a un’epoca più recente e poi siano stati tombati sotto la pineta. Una voce raccol­ta dai carabinieri vuole che quella fossa sia stata scavata molti anni fa, quando un collaboratore di giustizia segnalò sot­to la pineta del Cardarelli la presenza di un cadavere: una persona assassinata nell’ambito di uno scontro tra clan e poi fatta sparire con la tecnica della lupara bianca. Le ricerche del cadavere, secon­do questa voce, non ebbero esito e la fos­sa rimase lì, pronta per essere riempita di rifiuti speciali.
L’obiettivo della Procura, ora, è censi­re gli oggetti sotterrati per individuarne l’esatta provenienza e quindi procedere alla bonifica. L’area della discarica abusi­va, hanno accertato i militari del Noe, ap­partiene al Comune di Napoli, che l’ha ceduta in comodato d’uso alla Metropoli­tana. Il fatto preoccupante è che anche tutt’intorno potrebbero esserci rifiuti se­polti: è emerso da alcuni sondaggi a campione. Nei prossimi giorni, dunque, si faranno altri scavi per verificare.

 

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