Chiude il Cdr, ma non ci saranno disagi per i rifiuti

Stop alle attese davanti all’impianto di Pianodardine l’Asa porterà l’immondizia nell’area di Breccelle
14 maggio 2009 - Micheòe De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Chiude lo Stir (ex Cdr) di Pianodardine. Da ieri sono bloccati i conferimenti. Le motivazioni del fermo sono addebitabili ad un guasto tecnico. Per i comuni del Cosmari Av1, dunque, si torna all'antico. I rifiuti indifferenziati raccolti nei centri della zona, compresi quelli irpini dei consorzi Bn2 e Na3, saranno, infatti, dirottati presso la stazione di trasferenza di Breccelle di Monteforte. Di qui, caricati su grossi compattatori, saranno trasferiti presso la discarica di Pustarza a Savignano. Si tratta di un ritorno alle origini che, paradossalmente, migliorerà il servizio di raccolta delle varie frazioni di rifiuto nella città capoluogo e negli altri comuni del bacino del Cosmari Av1. Negli ultimi giorni, infatti, si erano registrate notevoli difficoltà nel conferimento presso lo Stir, ex impianto Cdr, di Pianodardine. I mezzi dell'Asa e delle altre società del settore hanno accumulato ritardi anche di diversi giorni che, di fatto, hanno causato notevoli disagi ai normali servizi. Le attese davanti ai cancelli dello Stir di Pianodardine hanno obbligato l'Asa a rallentare la frequenza delle raccolte, soprattutto di carta, plastica e vetro, nella città di Avellino e negli altri centri del Cosmari Av1. La società di viale Italia non è riuscita a rispettare giorni ed orari stabiliti dal calendario di raccolta delle varie frazioni di rifiuto, soprattutto laddove era prevista la raccolta stradale. Per questo, negli ultimi giorni, si sono formati i primi piccoli cumuli di immondizia, soprattutto nei pressi di campane e cassonetti stradali. «I nostri mezzi - dichiarano i vertici dell'Asa - hanno sostato anche quattro, cinque giorni davanti ai cancelli dello Stir di Pianodardine prima di riuscire a conferire». Con la chiusura dell'ex Cdr la situazione è destinata a migliorare. L'Asa gestisce direttamente il sito di trasferenza di Breccelle e, dunque, riesce a coordinare il servizio nel migliore dei modi ed a garantire in maniera puntuale tutti gli altri servizi. Al momento non è dato sapere se e quanto lo Stir di Pianodardine riprenderà la propria attività. Nel frattempo, il sindacato chiede certezze sul futuro occupazionale dei 50 lavoratori di Asa e De Vizia, in esubero dopo che le due società hanno perso l'appalto per il trasporto dei rifiuti lavorati presso i sette Stir, ex impianti Cdr, della regione. Nel caso il Tar del Lazio (la discussione è fissata per il prossimo 20 maggio, ndr), cui è ricorsa l'Ati composta, tra gli altri, anche dalle due aziende irpine, dovesse confermare l'esito dell'appalto, le maestranze finora impegnate nel settore trasporti rimarrebbero senza occupazione. Per questo, sindacati e maestranze hanno chiesto l'intervento del Prefetto. Nel corso di un incontro, le organizzazioni di categoria hanno evidenziato la necessità di garantire che le società partecipanti all'Ati vincitrice dell'appalto assorbano i 30 addetti dell'Asa ed i 20 della De Vizia impegnati nel settore trasporti delle due società.

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