Non escluse nuove audizioni dopo lo scontro tra Lepore e i sostituti Sirleo e Noviello I magistrati: fare chiarezza

Procura, il Csm riapre il caso Napoli

Rifiuti, processo stralcio: la prima commissione riesamina gli atti. Pm verso l’assemblea
13 maggio 2009 - Giuseppe Crimaldi
Fonte: Il Mattino

Grandi manovre in Procura. Il caso Lepore-De Chiara continua a tener banco, nel palazzetto che ospita l’ufficio inquirente napoletano del Centro direzionale. La vicenda è nota, e si richiama allo scontro sulla gestione di un fascicolo delicato: quello relativo allo stralcio che vedeva coinvolti i vertici della Protezione civile, oltre a due ex commissari all’emergenza rifiuti in Campania, nell’ambito del procedimento sulla gestione delle ecoballe. Due le novità registrate ieri. La prima viene da Roma, dove si è riunita la prima commissione del Consiglio superiore della magistratura; la seconda riguarda invece una serie di incontri informali che si sono tenuti proprio in Procura, tra i sostituti dell’ufficio guidato da Giovandomenico Lepore. Procediamo per ordine. Ieri mattina a Palazzo dei Marescialli si è riunita la prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, che nell’ambito di questo nuovo «caso Napoli» si sta occupando anche della ormai famosa lettera scritta e spedita dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara (che coordina la sezione Ecologia, della quale fanno parte i due sostituti Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello, titolari dell’inchiesta sull’emergenza rifiuti in Campania); in quella missiva l’aggiunto chiarì sostanzialmente che Lepore decise di stralciare dal fascicolo principale le posizioni di guido Bertolaso e del prefetto di Napoli Alessandro Pansa anche per non ostacolare l’azione del governo in Campania. Ieri mattina, dunque, i commissari hanno ricominciato ad esaminare gli atti del caso. A partire dalla documentazione fornita dal consiglio giudiziario di Napoli, che per primo affrontò i termini della vicenda. La commissione ha individuato in Livio Pepino il relatore che dovrà studiare, elaborare e quindi porre le conclusioni della prima commissione di Palazzo dei Marescialli. Al momento non è escluso che - prima di giungere ad una decisione, entro la fine della settimana o, al più tardi, lunedì prossimo - si possa decidere di riconvocare per un’audizione lo stesso procuratore aggiunto De Chiara e i due sostituti Noviello e Sirleo. Fin qui il versante romano. Ma ieri del «caso» si è continuato a discutere anche a Napoli. Negli ambienti giudiziari della Procura l’argomento ha continuato a tener banco. Nel pomeriggio si era diffusa la voce - poi smentita - di un incontro informale tra alcuni magistrati i quali avevano intenzione di discutere dell’eventualità di una convocazione di assemblea per i prossimi giorni. Voce poi smentita. Di certo tra i pubblici ministeri napoletani c’è attesa e dibattito aperto, anche alla luce di una imminente riunione romana del Consiglio superiore della magistratura alla quale potrebbe partecipare lo stesso capo dello Stato, Giorgio Napolitano: una riunione del plenum dell’organo di autogoverno della magistratura che dovrebbe affrontare un delicato ma fodamentale argomento, quello dei rapporti - in generale, e non rispetto al caso napoletano - che devono intercorrere tra i procuratori della Repubblica e i loro aggiunti. Probabilmente domani i pubblici ministeri di Napoli decideranno di riunirsi per valutare l’opportunità di formalizzare una richiesta di assemblea.

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