Biopower, revoca dei domiciliari a Verzillo

9 maggio 2009 - Biagio Salvati
Fonte: Il Mattino Caserta

Nuova scarcerazione nell’ambito dell’inchiesta Biopower scattata lo scorso 28 aprile con 23 arresti fra domiciliari e carcere. Ieri, è tornato in libertà (era ai arresti domiciliari) anche l’ingegnere Italo Verzillo, uno dei tre firmatari dei progetti della centrale, noto professionista sammaritano. Il gip, annullando la misura, ha accolto quanto sostenuto dai legali di Verzillo, gli avvocati Pierfrancesco Lugnano e Alessandra Verzillo secondo i quali il loro assistito «ha redatto la progettazione delle sole fondazioni dell’edificio tecnologico e non la progettazione delle fondazioni degli impianti attenendosi strettamente all’osservanza del Testo Unico del 2008. Lo stesso consulente dell’accusa, non muove alcun rilievo a tale fase di progettazione». Rigettate, invece, le istanze di scarcerazioni (o, in subordine, gli arresti domiciliari) per gli imprenditori romani Renzo Bracciali e Giuseppe Tombolillo e quello casertano Giovanni Verazzo. Tra domani e lunedì, si è in attesa del parare del pm in queste ore, dovrebbero essere decise anche le posizioni degli altri indagati come quelle di Eugenio Di Santo (coordinatore della segretaria dell’assessorato regionale alle attività produttive), una dipendente del gruppo, Margherita Di Vincenzo; l’altro progettista, Giacomo Scacciante; alcuni professionisti di Forlì, Marco Stella e Alessandro Salvini; la consulente Silvia Fiorani e il consigliere comunale di Pignataro, Francesco D’Alonzo. Libero, da due giorni, anche l’ex assessore provinciale Franco Capobianco e il progettista Gianlugi Fregosi. Ai domiciliari Vincenzo Guerriero, Fulvio Scia, Giuseppe Esposito, Mario Pasquariello e Michele Testa. La difesa è affidata agli avvocati Enzo Di Vaio, Giuseppe Stellato, Vittorio Giaquinto, Bernardino Lombardi, Alfonso Quarto, Enzo Alesci, Carlo Marino e Delio Iorio e Mario Girardi.

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