Coda di Volpe, la rivolta allontana le ecoballe

Eboli. Nel giorno della protesta contro il sito per le ecoballe a Coda di Volpe scatta l’ipotesi alternativa - un possibile ampliamento del Cdr di Battipaglia - e le chiavi del vecchio depuratore prescelto da De Gennaro vengono riconsegnate al legittimo proprietario, il consorzio di bonifica in Destra Sele. Una lunga giornata di protesta, trattativa e, in serata con il consiglio comunale straordinario. Tutto comincia ieri mattina, poco dopo le otto, quando centinaia di cittadini e studenti occupano l’area dle vecchio depuratore scelto dal commissario De gennaro per ild eposito dlele ecoballe prodotte dal Cdr di Battipaglia. Il confronto tra i tecnici della struttura commissariale e l'amministrazione comunale, pronta nell'indicare alternative al sito scelto nel cuore della piana del Sele, pare sia servito a scongiurato il peggio. «Abbiamo suggerito soluzioni per il trattamento del percolato e oggi le nostre indicazioni pare siano state accolte favorevolmente dal pool di tecnici, che di buon grado hanno apprezzato il nostro impegno nel risolvere anche il problema dello stoccaggio di "ecoballe". Stando ai fatti- spiega il sindaco Martino Melchionda- il Commissariato farebbe bene ad affidarsi a noi nel trovare soluzioni per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Salerno». Il primo cittadino ed il suo staff sono riusciti in poco più di dodici ore a scongiurare il rischio di ritrovarsi con cumuli di rifiuti in piena zona agricola e a pochi metri dalla foce del fiume Sele, in un'area a rischio inondazione. Mentre, infatti, lungo la provinciale 30 centinaia di manifestanti hanno presidiato l'area indicata da De Gennaro, il primo cittadino ed i suoi hanno raggiunto la zona industriale per sottoporre al vaglio della struttura commissariale, come già nel 2004, una vasta area ubicata nei pressi dell'impianto di Cdr idonea per allocare le eventuali "ecoballe" in esubero prodotte in loco. Un'ipotesi che pare sia stata convincente prospettata dall'assessore comunale all'Ambiente, Pierino Infante e dal responsabile del settore, l'ingegnere Giovanni Cannoniero. Si attende ora il responso definitivo, in 48 ore i tecnici della struttura commissariale valuteranno un possibile ampliamento dell'impianto di Cdr in Battipaglia. Si sgombera così il presidio di Coda di Volpe intorno alle 14. La grande mobilitazione generale preannunciata ha ieri mattina sortito comunque i suoi effetti, richiamando sulla zona non solo la presenza dei consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, ma anche di associazioni di categoria (Confesercenti e Coldiretti), studenti liceali, personaggi di spicco della società civile e delle tante donne del comitato di quartiere di S.Cecilia, da sempre in prima linea nel dire "no alle ecoballe" con il presidente del comitato Domenico Alfano a coordinare e guidare la protesta. A raggiungere poi la frazione di Coda di Volpe, presidiata anche dalla polizia municipale, l'assessore al Lavoro della Provincia, Massimo Cariello, il consigliere regionale, Gerardo Rosania, il sindaco della vicina Capaccio-Paestum Pasquale Marino, solidale nella protesta, e poi ancora Vito Busillo, presidente del Consorzio di bonifica in Destra Sele (ente di gestore del depuratore), che non usa mezzi termini nel condannare una scelta siffatta: «Allocare qui tonnellate di ecoballe, provenienti da chissà dove, impediranno definitivamente il decollo di questo impianto di depurazione, necessario per uno dei più vasti bacini del Mezzogiorno d'Italia». E solo dopo un ennesimo sopralluogo dei tecnici del Commissariato alla vasca del depuratore che Busillo rientrerà nuovamente in possesso dell'impianto. Ieri sera, intanto, ore 19 si è riunito il consiglio comunale. A palazzo di città s'informa l'assise cittadina dei nuovi sviluppi sulla vicenda "ecoballe" con la nuova ipotesi sottoposta al parere di De Gennaro.