Gli esponenti del circolo: si deve fare piena luce sull’operato della giunta che ha detto sì alla centrale

«E ora commissione d’accesso a Pignataro»

Conferenza stampa nella sede del Pd della sezione che con i suoi esposti ha dato avvio alle indagini
30 aprile 2009 - Lia Peluso
Fonte: Il Mattino Caserta

Il Partito democratico di Pignataro Maggiore, a seguito dell'inchiesta relativa alla costruzione della centrale a biomasse, che ha portato all'arresto di 23 persone, tra i quali l'ex assessore provinciale Franco Capobianco e gli imprenditori Verazzo (padre e figlio) ha chiesto, a gran voce, la nomina della commissione d'accesso, per far piena luce sull'operato dell'amministrazione comunale. La richiesta è stata annunciata nel corso della conferenza stampa, che si è svolta ieri mattina, presso la sede provinciale del Pd, indetta proprio dal circolo di Pignataro, presieduta da Dario Abbate, coordinatore della segreteria provinciale, a cui hanno preso parte: il coordinatore del circolo, Agostino Cuccaro; il consigliere del Pd, capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale, Raimondo Cuccaro e Rossella Borrelli, membro della direzione provinciale del partito. «L'inchiesta - ha spiegato Agostino Cuccaro - è molto grave, perché vede l'arresto del vice presidente del consiglio comunale e la perquisizione della casa del sindaco, Giorgio Magliocca. La questione-Pignataro è molto complessa, il nostro lavoro si è concretizzato in un'interrogazione parlamentare, presentata da Pina Picierno e Stefano Graziano e dai parlamentari della Commissione Antimafia Bossa e Piccolo, sulla gestione dei beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore; un capitolo sul quale aspettiamo ancora risposta dal mese di novembre dal Ministero dell'Interno. Alla luce di tutto ciò che sta accadendo chiediamo al prefetto, che ha convocato in data 15 Aprile un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica proprio a Pignataro Maggiore, evidenziando un'attenzione per il nostro territorio, di valutare la necessità di nominare una Commissione d'accesso al Comune di Pignataro Maggiore, per valutare l'azione amministrativa del sindaco Magliocca e della sua giunta». L'attenzione del circolo del Pd di Pignataro è stata rivolta soprattutto alle presunte responsabilità amministrative e politiche della maggioranza del consiglio comunale che, come ha rimarcato Raimondo Cuccaro «ha espresso parere favorevole alla costruzione della Centrale a biomasse nelle sedi della conferenza dei servizi». Il capogruppo del Pd a Pignataro Maggiore ha aggiunto: «Abbiamo avanzato dei dubbi in merito alla costruzione della centrale a biomasse anche perché a meno di un chilometro sorge la Centrale Turbogas da 800 MW della Calenia Energia, abbiamo inoltre ribadito che il Via (Valutazione Impatto Ambientale) non può essere fatto per ogni singola industria, perché tutte le industrie emanano i gas nella stessa bolla d'aria, quindi prese singolarmente le industrie in questione non sarebbero inquinanti, ma tenendo in considerazione la stretta vicinanza delle stesse si creerebbe inquinamento per l'ambiente di Pignataro Maggiore e dei comuni limitrofi». Le ragioni del no alla costruzione della centrale da parte del Pd locale sono state illustrate da Borrelli, che ha concluso: «Voglio aggiungere che il nostro partito, a livello territoriale, è stato sempre contrario all'installazione della centrale, perché il nostro è un territorio già compromesso sotto l'aspetto dell'inquinamento ambientale. Noi riteniamo che ci sia una responsabilità politica fortissima della maggioranza retta dal sindaco Magliocca, perché ha avuto un atteggiamento omissivo nei confronti della Regione e della Provincia, ignorando che non c'erano, sul territorio, le condizioni per installare una centrale a biomasse». Un'inchiesta annunciata secondo il circolo del Pd di Pignataro, per gli aspetti poco chiari che avrebbe tutta la vicenda, denunciata attraverso un esposto dal quale è poi partita l'indagine sfociata negli arresti. Piena fiducia nell'operato della magistratura è stata espressa da Dario Abbate, che ha aggiunto: «L'invito alla magistratura è a fare chiarezza quanto prima sulla vicenda, affinché possano essere chiarite le posizioni di tutte le persone coinvolte nell'indagine».

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