Termovalorizzatore, entra in funzione la linea 2
Il sospetto in realtà che si fosse trattato di un bluff, in tanti nelle ultime settimane l’avevano sospettato. Perché dopo il fatidico giorno del l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, alla presenza sia del premier Berlusconi che del sottosegreta rio Bertolaso, in realtà a vista segni di attività l’impianto non ne aveva dati molti.
Da quei tre camini di fumi non se ne erano visti quasi mai. Eppure si era detto che avrebbe presto bruciato quasi a regime i rifiuti portati dai vari impianti dove precedentemente venivano tritovagliati. Un sospetto di falsa partenza le cui voci sono circolate con molta insistenza, tanto da convin cere Guido Bertolaso a convocare tutti gli organi di informazione ad Acerra per mostrare lo stato dei lavori. La scoperta?
L’impianto
Il termovalorizzatore di Acerra è ancora in fase di mero avviamento e solo per la linea 1, il 2 maggio poi entrerà in funzione la 2 ed entro l’8 maggio la linea 3. Quindi, visto che l’avviamento sperimentale dei primi mesi non vuol dire affatto che l’impianto è entrato in funzione, forse la vera inaugurazione poteva essere sicuramente posticipata di qualche mese. Perché c’è sempre una remota possibilità che in una fase di sperimentazione qualcosa non vada per il verso giusto. Ieri comunque c’è stato il punto della situazione. «Il termovalorizzatore funziona benissimo anche se ora è in una fase di rodaggio che prevede diversi stop and go». Hanno confermato i tecnici e gli esponenti del commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania. Ettore Figliolia, della segreteria tecnica del commissariato per l’Emergenza ri fiuti, ha ricordato che «l’impianto è stato messo in esercizio lo scorso 18 marzo con l’accensione della prima linea, sottolineando che «la seconda partirà il due maggio e la terza entro l’otto dello stesso mese». «Adesso — ha aggiunto Figliolia — si sta provvedendo alla messa a punto dell’impianto, che si ferma in quanto c’è la necessità di calibrare il termovalorizzatore e garantire il massimo rispetto delle normative e delle emissioni». Michele Mirelli, responsabile del procedimento, ha spiegato «a chi dice che l’impianto è spento perché non si vede fumo dai tre camini vorrei dire che i vapori sono rilasciati ad alta velocità, e quindi ad un’altezza tale da non renderli visibili». Entro di cembre sarà effettuato il collaudo e, quindi, l’impianto sarà consegnato e gestito dalla A2A. Fino ad allora sarà la Fibe a dover completare i lavori e la messa a punto della struttura. «I rifiuti bruciati nell’impianto — ha detto Giuseppe Vacca, direttore dei lavori — rispettano le normative vigenti, e le 27 prescrizioni previste dalla Via, la valutazione di impatto ambientale, sono state tutte rispettate per quel che riguarda il solo inceneritore». «Per le al tre — ha concluso — ci sono i rispettivi organi competenti». Ma sono rassicurazioni che continuano a non convincere i vari comitati di zona. «Non ci sentiamo garantiti dall’osservatorio ambientale — ha spiegato Tommaso Esposito, portavoce dei comitati cittadini contro il termovalorizzatore di Acerra — che ha taciuto sullo spegnimento dell’inceneritore, fino a quando non abbiamo denunciato pubblicamente la sua falsa partenza».