Pesticidi sugli arenili, scatta l’allarme
Pontecagnano-Battipaglia.Pesticidi abbandonati alle foci dei fiumi o lungo gli arenili, oppure bruciati con il rischio di sprigionare diossina. È scattato l'allarme e il sostituto procuratore Angelo Frattini ha aperto un'inchiesta per individuare da dove provengano quei rifiuti, rinvenuti nel tratto tra Pontecagnano e Battipaglia, che rientrano nella categoria dei pericolosi, con l'obbligo di smaltirli attraverso ditte autorizzate. Quando gli uomini della Capitaneria di porto, diretti dal colonnello Vincenzo De Luca, nel corso di un giro di controllo antinquinamento lungo gli arenili, li hanno trovati abbandonati alla foce del fiume Tusciano a prima vista pensavano che fossero solo un ammasso di rifiuti vari, frutto di cattive abitudini e inciviltà diffusa, ma subito dopo si sono resi conto di trovarsi di fronte a resti di fitofarmaci, utilizzati in agricoltura. In alcuni punti sono stati rinvenuti contenitori con i residui inceneriti, con un doppio danno per l'ambiente e la salute dei cittadini, non solo perchè bruciando quelle sostanze si sprigiona diossina, altamente tossica, ma anche perchè abbandonandoli lungo il litorale si produce un notevole inquinamento del mare. Non è escluso che siano stati gettati o nei fiumi oppure direttamente a mare e siano stati poi restituiti a seguito delle recenti mareggiate. Immediatamente sono stati intensificati i controlli con l'intervento di personale specializzato del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl e si è proceduto a rilievi e campionamenti. Dalle analisi è risultato che si tratta di erbicidi, pesticidi, insetticidi, che, rientrando nella categoria dei rifiuti pericolosi, devono essere smaltiti da ditte autorizzate in impianti di cui sia certificata l'idoneità. Ora dopo le analisi i controlli sono stati ampliati per individuare chi abbia bruciato e abbandonato quei fitofarmaci, utilizzati nel settore agricolo. Si procederà ad ampio raggio lungo l'intera filiera, partendo dalle ditte, che hanno venduto quei prodotti, fino a giungere agli acquirenti-utilizzatori. Si tratta di verifiche circoscritte in quanto i fitofarmaci e le altre sostanze simili possono essere acquistate e impiegate solo da chi è in possesso di apposita autorizzazione. Sarà quindi possibile arrivare a individuare le aziende agricole della Piana del Sele che li hanno utilizzati, per poi arrivare alla fase dello smaltimento. I pericoli per l'ambiente e i prodotti agricoli che finiscono sulle nostre tavole sono notevoli, di recente al confine tra Eboli e Battipaglia sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi dello stesso tipo, sotterrati nei pressi di un'azienda, con un notevole pericolo per l'inquinamento delle varie colture. Evidentemente in questo modo si riteneva di sfuggire ai controlli, che invece sono stati intensificati e sono già state denunciate tre aziende agricole, che hanno violato la normativa relativa allo smaltimento dei fitofarmaci e di altri prodotti utilizzati nelle coltivazioni.