Capobianco: «Nessun pericolo adottano parametri diversi»
«Da parte loro c’è un allarmismo ingiustificato: l’acqua è assolutamente sicura. Diverso, invece, è il caso di quelle abitazioni allacciate non all’acquedotto ma a pozzi».
Luciano Capobianco, direttore dell’Arpac, attende di leggere lo studio redatto dai biologi della Us Navy ma fin da ora rassicura i napoletani che temono pericoli per la salute.
Ingegnere Capobianco, dalle analisi della Us Navy emerge un quadro disastroso.
«Guardi la storia è diversa e va avanti da mesi. In diversi incontri gli abbiamo spiegato che loro adottano parametri diversi da quelli previsti in Europa. Perché dalle nostre analisi l’acqua è assolutamente sicura e non presenta problemi. Io, per dirle, non bevo minerale ma quella del rubinetto».
Eppure sono stati costretti a sgomberare 17 famiglie.
«Nel Casertano non certo a Napoli. E lì, abbiamo spiegato più volte ai tecnici americani, ci possono essere dei problemi se le abitazioni date in fitto si riforniscono da pozzi o peggio da fonti sconosciute su cui non esiste alcun tipo di controllo da parte di alcuno».
Ma criticità risultano anche dalla zona di Casoria e Pozzuoli.
«Anche in questo caso parliamo di abitazioni che non vengono rifornite né dall’Arin, né dall’acquedotto regionale dove le analisi sono continue e serrate ma da fonti autonome non controllate. Naturale che in questi casi ci siano problemi».
Anche i suoli dei siti di Capodichino e del Consolato risulterebbero contaminati.
«Non mi risulta e mi sento di escluderlo sin da ora. Comunque attendo di leggere questo studio e, soprattutto, verificare quali parametri sono stati adottati».
Dalle basi americane più volte è stato lanciato l’allarme. «Guardi è proprio questo il punto». In che senso?
«Ricordo che un anno fa ci incontrammo nei nostri uffici. Il problema era Gricignano e la qualità dell’aria: gli fornimmo anche le strumentazioni e per due mesi fu fatto il monitoraggio. Anche in quel caso risultò che i parametri erano perfettamente nella norma e non c’era alcun pericolo. E non vorrei che anche in questo caso si trattasse solo di allarmismo».