Il materiale nocivo depositato vicino a terreni agricoli Le riprese dall’elicottero poi il sequestro e tre denunce

Rifiuti speciali, sigilli alla discarica

Conteneva plastica e fitofarmaci nei guai i titolari dell’azienda agricola
24 aprile 2009 - Paolo Giovanni Panaro
Fonte: Il Mattino Salerno

Battipaglia. Rifiuti pericolosi speciali rinvenuti dai carabinieri in un'azienda agricola nell'agro di Battipaglia. In una buca estesa per cinquanta metri erano stati depositati per poi essere seppelliti fusti vuoti di fitofarmaci e plastica. Tre le persone denunciate a piede libero, legali rappresentanti dell'azienda finita nel mirino dei carabinieri, per aver realizzato e gestito una discarica di rifiuti pericolosi. Il blitz è stato messo a segno dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretti dal capitano Giuseppe Costa, dai colleghi del nucleo ecologico di Salerno, del nucleo sommozzatori di Napoli e le ispezioni sono state facilitate da un elicottero dell'elinucleo di Pontecagnano che ha sorvolato a bassa quota l'azienda in località Porta di Ferro lungo la strada che conduce al litorale battipagliese. L'area trasformata in discarica subito dopo i controlli è stata sottoposta a sequestro e nelle prossime ore dovrà essere messa in sicurezza. I rifiuti speciali e pericolosi soprattutto fusti che contenevano fitofarmaci e plastica utilizzata per coprire le colture anziché essere trasportati e smaltiti nelle discariche autorizzate venivano depositati sul terreno per poi sotterrali proprio accanto alle piantagioni di verdura e frutta. Tutto in barba ad ogni norma vigente ed in disprezzo anche dei prodotti della stessa azienda agricola. I controlli dei carabinieri negli ultimi mesi sono stati intensificati per prevenire e reprimere tutti i reati di tipo ambientale. Appena due giorni fa sempre a Battipaglia i carabinieri hanno scoperto ed arrestato due operai che rubavano sabbia per produrre calcestruzzo sul letto del fiume Tusciano. Poi, il blitz nell'azienda agricola dove è stata realizzata la discarica. Veri e propri scempi ambientali che non dovrebbero mai accadere. Invece, in una delle aziende agricole più importanti della Piana del Sele, che esporta i suoi prodotti in tutta la penisola e che dovrebbe essere al top della qualità venivano smaltiti rifiuti speciali e pericolosi. Intanto, le forze dell'ordine non demordono e dopo i buoni risultati degli ultimi giorni anche nei prossimi giorni saranno effettuati controlli a raffica. Saranno passate alla lente d'ingrandimento tutte le zone a rischio della Piana del Sele dove sono già stati messi a segno altri scempi ambientali. Soprattutto lungo il fiume Tusciano, dove oltre i furti di sabbia, sono state scoperti canali di scolo illegali di frantoi e aziende agricole che sversavano le acque reflue e della lavorazione nel fiume.

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