La Regione riapre il caso depuratori

Ganapini: «Presto una nuova legge sulle acque» ma mancano i fondi per la gara in project financing
23 aprile 2009
Fonte: Il Mattino

«Il consiglio regionale della Campania, all’unanimità della commissione competente, ha deciso di fare una nuova legge sulle acque». L’annuncio è dell’assessore regionale Walter Ganapini nel corso di un convegno a Città della Scienza dedicato alle risorse idriche. «La nuova legge - ha spiegato Ganapini - è uno strumento assolutamente necessario per il governo della risorsa idrica che deciderà in materia. Il cammino comincia ora e il dialogo con il territorio, che avverrà in tutte le sedi, è fondamentale». Decisa la presa di posizione nei confronti dei depuratori che non funzionano adeguatamente e che andrebbero adeguati. Proprio la Regione, però, è protagonista dei ritardi che accusano i lavori di ristrutturazione dei depuratori di Napoli est, gli impianti che dovrebbero servire a smaltire le acque della città e di gran parte dei comuni della provincia. Questo depuratore potrebbe essere adeguato grazie alla gara in project financing in corso che, però, è ferma da otto mesi. La prima fase (licitazione privata) è terminata, la parte conclusiva (procedura negoziata) è invece bloccata nonostante sia stata già insediata la commissione. Per l’aggiudicazione dell’appalto e l’inizio dei lavori, dunque, basterebbero poche settimane. Lo stallo è docuto alla mancanza di risorse pubbliche che dovrebbero integrare i capitali privati: si tratta di circa 30 milioni di euro. Tali fondi, però, erano stati già stanziati con ordinanza numero 3100/2000 del ministero dell’Interno-Protezione civile e sono stati utilizzati in passato dal governatore Antonio Bassolino, nella sua duplice veste di commissario all’Emergenza rifiuti e alle Bonifiche, per coprire i costi della crisi dell’immondizia. Da qui l’impossibilità di procedere oggi alla pulizia delle acque marine proprio mentre nella zona orientale si iniziano a muovere i primi passi dell’attesa riqualificazione con i lavori per dar vita al primo porto turistico da oltre 800 posti barca. Peraltro all’interno dell’area del depuratore di San Giovanni a Teduccio è prevista la costruzione del termovalorizzatore cittadino. A spiegarlo è stato il sottosegretario Guido Bertolaso nella relazione presentata il 26 febbraio al Parlamento sullo stato dell’emergenza rifiuti. Secondo il capo della Protezione civile nulla vieta la ripresa della procedura che può appunto concludersi in tempi brevissimi in modo da poter aprire i cantieri, così come indicato al sindaco di Napoli nel tavolo tecnico del 16 dicembre 2008. A sbloccare la realizzazione delle opere potrebbe essere la gara con il sistema del project financing, perché effettuate contestualmente all’adeguamento degli impianti di Napoli Est e San Giovanni con capitali privati.

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