Mondragone, un altro raid della banda di teppisti che cinque mesi fa rubò le attrezzature elettriche

Vandali, fuoco e benzina nel sito di stoccaggio

Sei ore di fiamme in via Fantini: «Incendio doloso»
11 aprile 2009 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino Caserta

Incendiato il centro di trasferenza dei rifiuti ingombranti di via don Adelchi Fantini, a Mondragone. La struttura comunale, dislocata di fronte al nascente palazzetto dello sport e a pochi metri dal distretto sanitario 42, è stata presa di mira da ignoti che l’altra notte, intorno alle cinque, hanno appiccato il fuoco al sito, che quotidianamente, oramai da quasi cinque mesi, accoglie centinaia di tonnellate di immondizia provenienti da ogni parte della città litoranea. Sul posto, avvertiti da alcuni passanti, oltre ai carabinieri della stazione locale sono intervenuti per avviare le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco. Muniti di due autocisterne e di una ruspa, hanno lavorato per oltre sei ore, affinché la situazione ritornasse alla normalità. A riscontrare l’accaduto, per denunciare il caso, è l’assessore alle politiche ambientali del Comune di Mondragone, Mario Fusco, il quale si è detto rammaricato e, soprattutto, infastidito da gesti inconsulti, a firma di balordi. «Siamo stati fortunati - esordisce il delegato all’ambiente - in quanto solo un’ala è stata interessata dall’incendio, che ha distrutto tutto e sprigionato grosse quantità di diossina. Ho parlato con gli inquirenti, i quali mi hanno assicurato che si tratta di un incendio doloso; ho voluto assistere, per tutte le sei ore, alle operazioni di spegnimento, bonifica e ripristino da parte dei pompieri». Fusco lancia poi una sfida a chi ha deciso di distruggere il territorio, con gesti incontrollati. Infatti, un paio di mesi fa, il sito era stato oggetto di un furto di apparecchi elettrici ed elettronici, depositatati temporaneamente all’interno della struttura. «Questi episodi - rincara - non ci fanno paura. Non chineremo il capo, ma speriamo che tutte le forze dell’ordine dislocate sul nostro territorio inizino a dare dei segnali forti, dopo alcuni raid messi a segno già nei mesi passati. Ognuno, deve recitare la propria parte, nonostante la struttura di via don Adelchi Fantini fosse solo un sito provvisorio per lo sversamento dei rifiuti. Questa struttura, infatti, si è rivelata un vero e proprio gioiellino per Mondragone, in un periodo di crisi e di piena emergenza rifiuti, ospitando fino a duecentocinquanta tonnellate e considerando che questi rifiuti sarebbero stati abbandonati e sversati nel fiume Savone o addirittura nelle zone periferiche della città al confine con Falciano del Massico e Cancello Arnone». Intanto, dopo l’incendio dell’altra notte, già si pensa ad una nuova dislocazione della struttura. I tecnici dell’ufficio ambiente dell’ente di viale Margherita sono a lavoro, per trovare una soluzione al problema. «In queste ultime settimane, ancor prima del raid, - conclude Fusco - ho parlato con il sindaco, per trovare una struttura, che possa ospitare definitivamente un unico centro per l’ambiente. Stiamo studiando diverse soluzioni».

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