Caos rifiuti, pagano sindaco e assessori

10 aprile 2009 - Antonio Corbo
Fonte: Repubblica Napoli
Scandalo dei rifiuti. Sulla vecchia giunta di Caserta si abbatte una pesante sentenza della Corte dei conti. L´ex sindaco Luigi Falco, tre suoi assessori e un dirigente all´Ecologia dovranno versare oltre otto milioni di euro, in solido. 
La formula della magistratura contabile non distingue le responsabilità: lega tutti in una "solidarietà passiva", liberando i condannati dall´obbligo di risarcire l´Erario solo quando l´ultimo avrà terminato di pagare. Una sentenza dura che non sarà l´ultima sui rifiuti. La silenziosa attività della Procura regionale, guidata da Arturo Martucci di Scarfizi, ha aperto almeno cento filoni. Per cattiva gestione dei rifiuti, il sostituto procuratore Antonio Bucarelli ha ottenuto dalla Corte dei conti la condanna di Luigi Falco, sindaco di Forza Italia a Caserta dal 1997 al 2003, per euro 1.056.000. E degli assessori all´Ecologia Gerardo Di Vece 2.007.500 euro (in carica dal 1998 al 2000), Giuseppe Maccauro 999.5000 (fino al 2002), Attilio Romano 630.000 (fino al 2003). La cifra più alta per il dirigente all´Ecologia, Alfredo Messore: 3.637.000 euro.
La condanna è motivata in 300 pagine. Si legge: «Assoluta e inescusabile negligenza o superficialità... consapevoli delle problematiche che andavano delineandosi nel servizio di igiene urbana gestito dalla Sace». Il sindaco doveva «individuare più di un motivo di censura sui comportamenti della Sace e sui suoi interlocutori». La Sace porta al nome di uno dei maggiori imprenditori casertani, Mario Pagano Granata, patron di Cogein, primatista nel vincere grandi appalti come il megaparcheggio Carlo III, ma un anno fa coinvolto in una indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, svolta dalla Finanza.
Assolto l´ex sindaco Aldo Bulzoni, difeso dall´avvocato Luigi Sdinolfi, lo stesso che ottenne dal tribunale civile di Napoli la chiusura della discarica Lo Uttaro per grave rischio della salute pubblica. Assolti anche i consiglieri, difesi dall´avvocato Antonio Lamberti. Votarono la delibera sui rifiuti, ma li ha salvati una successiva dichiarazione di responsabilità di Catello Tronco, capogruppo Udc. I condannati possono ricorrere ora alle sezioni centrali della Corte dei conti per sospendere il pagamento di 8.330.000 euro. In via cautelare, sarebbero stati già bloccati alcuni beni.
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