Vertice all’Ispa sul possibile insediamento dell’impianto di circa 400 megawatt nell’area di Ponte Valentino

Centrale turboelettrica, allarme ambiente

Comune e Provincia: penalizzate le prospettive di sviluppo
8 aprile 2009
Fonte: Il Mattino Benevento

Punto per punto il confronto va avanti. In gioco la sicurezza dell’area e la tutela del patrimonio storico e culturale. Si è tenuta ieri la prevista riunione a Roma, presso l’Ispa, l’agenzia per la tutela per l’ambiente, per l’«autorizzazione integrata ambientale» alla centrale a turbogas da circa 400 megawatt da parte dell’azienda Luminosa che dovrebbe sorgere alle porte di Benevento nell’area di Ponte Valentino. La Provincia di Benevento era rappresentata dall’assessore all’ambiente Gianluca Aceto. L’incontro, sostanzialmente interlocutorio, dovrà portare alla convocazione della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione alla realizzazione. Provincia e Comune di Benevento hanno assunto nell’ambito della riunione una posizione unitaria, peraltro concordata nei giorni scorsi a seguito di numerosi incontri di lavoro. I rilievi riguardano il fatto che l’impianto verrà realizzato in prossimità di un’area di grande rilevanza archeologica ove insistono la via Appia e il Ponte Valentino. Inoltre, la richiesta d’inserimento della chiesa di Santa Sofia nel Patrimonio mondiale dell’Unesco potrebbe trovare nocumento dalla realizzazione di un impianto che comunque avrebbe, a giudizio di Comune e Provincia, un forte impatto ambientale dal punto di vista della produzione dei rumori e del PM 10. Inoltre, si produrrebbe un problema serio, sempre a giudizio del Comune e Provincia, per l’approvvigionamento ed il trattamento delle acque reflue, con ripercussioni anche sul depuratore del consorzio per l’area industriale Asi. Si è inoltre evidenziato come la pianificazione della Regione e della stessa Provincia non contemplino un impianto di tale rilievo e struttura: la Provincia del resto è orientata allo sfruttamento delle fonti rinnovabili. La Provincia conta di produrre in questo modo fino a 3.000 megawatt, quantità di energia più che bastevole per le esigenze delle zone interne, al punto che il surplus sarà ceduto per interventi di solidarietà. Provincia e Comune hanno fatto ancora rilevare che la continuità della produzione di energia elettrica sarà garantita dalla realizzazione della centrale idroelettrica alimentata dalle acque della diga di Campolattaro, per la quale è pronto il progetto preliminare. L’assessore all’ambiente Aceto ha fatto inoltre presente che il progetto di Luminosa «non tiene conto dei corridoi ecologici individuati dal Piano territoriale regionale, né della realizzazione dell’area protetta nel Parco del fiume Sabato e del fiume Calore, strumento necessario alla salvaguardia dell’ecosistema del territorio provinciale attraversato dai due corsi d’acqua. L’intervento di Luminosa priverebbe infine il Sannio di ogni caratterizzazione anche identitaria». Alla luce di tali considerazioni, Comune e Provincia di Benevento hanno annunciato nel corso dei lavori che saranno adottate comuni iniziative congiunte, anche rispetto alle Regione, per far fronte all’ipotizzato insediamento.

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