LETTERA APERTA AL PRIMO CITTADINO

«Bisogna ripensare la gestione dei rifiuti»

«Confronto aperto con i cittadini»
5 aprile 2009
Fonte: Il Mattino Salerno

Sulla vicenda dell’inceneritore di Salerno, Gaetano De Simone, presidente della Onlus «Progredire di Territorio, Rifiuti Zero» ha inviato una articolata lettera al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e agli assessori all’Ambiente di Comune e Provincia nonchè all’Associazione Costruttori, all’ordine degli ingegneri e degli architetti. «Alla vigilia di importanti decisioni che potrebbero pesantemente ipotecare il futuro della nostra città - scrive De Simone - ritengo che non si possa rimandare un profondo ripensamento circa l’impostazione della fase finale del ciclo dei rifiuti». De Simone spiega nel corso dell’articolata missiva le strategie organizzative, industriali e occupazionali per le quali sarebbe meglio incrementare la raccolta differenziata piuttosto che realizzare l’inceneritore, e spiega il perchè. «Ad oggi - spiega De Simone - sembra sia stato fatto un grande sforzo verso il miglioramento del sistema di raccolta che danno a Salerno la fama di migliore modello campano nel settore. Mi chiedo allora: perchè si continua ad insistere sull’opportunità di ricorrere alla combustione dei rifiuti? Con i 500.000.000 di euro di investimenti potremmo fare ben altro. I dati dimostrano che i cittadini di Salerno possono raggiungere ottimi standard di raccolta differenziata, perchè non puntare su percentuali più alte?» De Simone passa poi a rivolgere un accorato appello a Vincenzo De Luca: «Non ha senso, signor sindaco - scrive sempre De Simone - sprecare tanto denaro in un impianto inquinante: ne risentiranno i nostri terreni, la salubrità delle falde, l’affidabilità delle nsotre produzioni agricole, il nostro turismo. Lei non può trascurare che l’inceneritore, o comunque la combustione di rifiuti, anche in impianti non dedicati, andrà a penalizzare aree importantissime. Un ennesimo carico inquinante, evitabile e legato alla creazione di pochi posti di lavoro. Perchè non investire nel percorso culturale, turistico, storico ed archeologico. La crisi economica in atto ha dimostrato i limiti delle concentrazioni. L’agricoltura e la salubrità del territorio tornano ad essere rivalutate. Quanta economia pulita potremmo creare con 500.000.000 signor sindaco?»

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