Lo scontro tra i magistrati e il procuratore capo dopo le accuse di Impregilo alla cerimonia con il premier

Rifiuti, pm al contrattacco: intervenga il Csm

Documento dell’assemblea, firma anche Lepore: non sarei dovuto andare ad Acerra. Mai insabbiato inchieste
2 aprile 2009 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Il procuratore sottoscrive il documento dei pm: la firma di Giovandomenico Lepore è la prima di una lista di nomi di oltre cinquanta sostituti, al termine di un documento confezionato dopo l’assemblea di magistrati. È l’esito più vistoso di un lungo confronto, che culmina in un documento chiesto a viva voce da una parte di Md (corrente collocata a sinistra) e di Mi (attestata a destra). Cinquanta pm, dunque, un testo unitario: il procuratore Lepore e i suoi sostituti chiedono al Csm di intervenire, con l’apertura di una pratica a tutela della Procura; a tutela dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo; di tutti i sostituti napoletani e delle indagini in corso. Una contromossa rispetto agli attacchi rivolti giovedì scorso, durante l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, dal premier Berlusconi e dai vertici del gruppo Impregilo. Un documento unitario, difensivo. Frutto di un dibattito in cui non sono mancate critiche al procuratore. Sotto accusa, la presenza di Lepore alla cerimonia di Acerra e l’atteggiamento ritenuto troppo remissivo dopo le accuse rivolte agli «ostacoli giudiziari» sul cammino degli «eroi di Impregilo». Presiede l’assemblea Gloria Sanseverino, parla per primo Lepore. Poi Noviello e l’aggiunto Aldo De Chiara a capo del pool ecologia (la cui posizione sullo stralcio è sembrata più vicina a quella di Noviello). Prendono la parola Sergio Amato, Giuseppe Narducci, Nunzio Fragliasso, Marco Del Gaudio, Raffaello Falcone. Interventi scanditi da applausi. Ma cosa aveva spiegato Lepore ai suoi pm? Il capo ha affrontato tutti i nodi di una querelle che va avanti dallo scorso luglio, dallo stralcio di sette posizioni dal fascicolo ecoballe. Lepore ha ribadito quanto raccontato lo scorso primo dicembre al Consiglio giudizario: «Non ho mai revocato la delega ai sostituti, un’indagine che del resto sta andando avanti. Mai insabbiato fascicoli, non ho mai detto ai miei pm di non procedere, di non andare avanti. Anzi - insiste amareggiato - ho sempre tenuto la mia porta aperta. Anche sullo stralcio di Catenacci, Bertolaso e Pansa sto andando avanti, non è un fascicolo congelato, quando finiranno le indagini si vedrà come mi sono comportato». Non manca il riferimento al caso Acerra. Lepore si è scusato con il presidente Impregilo Massimo Ponzellini? «Nient’affatto - replica il procuratore - non ho nulla di cui scusarmi. Certo, col senno di poi, alla luce di quanto ho ascoltato dal palco di Acerra, non ritornerei a quella cerimonia. La mia presenza è stata dettata da motivi istituzionali, c’erano tutte le cariche della magistratura, temevo che la mia eventuale assenza sarebbe stata fraintesa o strumentalizzata». Intanto, c’è soddisfazione tra i pm. Tanto che si decide anche di non indirizzare una lettera a Lepore, vista la sua disponibilità a sottoscrivere l’istanza al Csm. Spiega il pm Amato (Mi): «Ha vinto l’esigenza di riaffermare l’identità della Procura dagli attacchi subiti, anche a tutela dei colleghi Noviello e Sirleo, di fronte alla piega che certe vicende possono prendere». Restano più filoni aperti: attesa sullo stralcio nell’inchiesta ecoballe, ma anche per la decisione del plenum del Csm sulla presunta revoca del fascicolo-stralcio operata da Lepore lo scorso luglio a danno di Sirleo e Noviello nell’inchiesta ecoballe.

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