Tensione in procura nei messaggi e-mail
E INIZIATO tutto via mail. Il dibattito fra i magistrati che sarebbe sfociato nella convocazione dell'assemblea della Procura in programma questo pomeriggio si è sviluppato lunedì pomeriggio nelle caselle della posta elettronica interna dei sostituti. Ad aprire la discussione, il messaggio con il quale; pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, protagonisti dello strappo con il procuratore Giandomenico Lepore consumato dopo lo stralcio della posizione del prefetto Alessandro Pansa dall'elenco degli imputati dell'inchiesta sulla gestione del:la crisi rifiuti! esprimeva riserve circa la presenza di Lepore ad Acerra. Era stato soprattutto l'incontro fra il capo dei prn e l'attuale presidente di Impregilo Massimo Ponzellini (non coinvolto nelle indagini) a suscitare perplessità.
Il comportamento di Lepore era stato interpretato, anche alla luce di resoconti di stampa, quasi come una giustificazione nel confronti del manager. Molti pm hanno espresso solidarietà ai colleghi inviando mail del tenore "Io non mi scuso". E si e fatta strada l'idea dell'assemblea. In serata Lepore ha a sua volta scritto una lettera per smentire le ricostruzioni di stampa e per ribadire di aver sempre difeso l'ufficio e i colleghi, spiegando di aver preso parte all'incontro solo per "dovere istituzionale". Oggi il procuratore potrebbe areche chiedere di prendere la parola in assemblea per un intervento chiarificatore lasciando poi ai pm la discussione.
Commenta Linda D'Ancona, componente del consiglio nazionale di Md: «Quella di oggi sarà un'assemblea importante. Il problema non sono le strette di mano. Quel che conta è non mistificare la realtà ma tutelare la magistratura da attacchi che provengono dalle istituzioni. A sentire certe dichiarazioni sembra che i rifiuti ingombranti siano diventati i processi. Ma il lavoro dei magistrati non può essere considerato un ostacolo. E devo rimarcare la professionalità e serietà dei pm, che hanno indagato sui rifiuti mantenendo serietà e riserbo». Alle affermazioni del difensore di Impregilo, l'esponente di Md risponde: «Non possono essere contusi i piani: qui stiamo difendendo l'indipendenza della magistratura, un valore che appartiene a tutti e certo non si traduce nel condizionamento degli organi giudicanti». All'avvocato Stile risponde anche Tullio Morello, chiamato in causa dal penalista per la sua replica a Berlusconi: «mi sono limitato a venire in difesa della magistratura napoletana, che rappresento, ingiustamente accusata di avere rallentato la costruzione del termovalorizzatore e ponendola in contrasto con gli imputati che venivano definiti eroi. Era mio dovere intervenire non potendo ovviamente, intervenire i colleghi interessati. Tutto il resto è solo polemica che non mi può interessare poiché fatta dal difensore degli imputati di quel processo».