L’Asìa riesce a raccogliere ottomila tonnellate al mese Bertolaso: c’è poco tempo e non faremo eccezioni

Rifiuti, nove mesi per evitare il commissario

La differenziata deve passare dal 19 al 25 per cento. Entro giugno cinque nuove isole ecologiche
29 marzo 2009 - Salvo Sapio
Fonte: Il Mattino

Raccolta differenziata nel Comune di Napoli L’avvertimento del sottosegretario Bertolaso è stato chiarissimo: «Un decreto legge, da poco entrato in vigore, prevede lo scioglimento dei Comuni che non fanno la raccolta differenziata: sono 190 quelli che hanno già ricevuto un “cartellino giallo” per mettersi in regola. Hanno pochi mesi di tempo, non guardiamo in faccia a nessuno». Linea dura che fa tremare molti Comuni che, come Napoli, devono rimontare nella percentuale di raccolta differenziata. Poco più di nove mesi per evitare lo scioglimento. Il traguardo del 25% da raggiungere entro la fine dell’anno è lontano ancora sei punti percentuali. Sul sito dell’Asìa sono stati infatti pubblicati i dati della raccolta relativa a febbraio, mese nel quale la differenziata ha avuto un impennata che induce all’ottimismo. I calcoli della partecipata viaggiano sul filo di quest’andamento positivo. Nel febbraio 2008 in città la percentuale di differenziata era, infatti, del 12%, nel febbraio 2009 è passata al 19%, un salto di sette punti realizzato soprattutto grazie al porta a porta che raggiunge ormai più di centomila persone. Sette punti in dodici mesi possono prefigurare la possibilità di guadagnarne sei in dieci. I dati di febbraio confermano, quindi, la strategia che prevede una crescita omogenea. Ecco quindi che a fronte di un arretramento per la raccolta della carta (2,67% del totale mentre un mese prima era il 3,3%) c’è un buon incremento del cartone che raddoppia passando da 663 tonnellate a 1281. In crescita anche il vetro (in termini percentuali si avvicina al 2%) mentre flette leggermente il multimateriale raccolto in campane (in calo di circa cento tonnellate. Le altre due voci più significative per quanto riguarda le percentuali di differenziata sono quelle relative agli ingombranti (3,12% del totale) e i rifiuti organici (2,8%). Dato importante è quello relativo al totale delle tonnellate raccolte che, appunto in maniera omogenea, passa da 8.400 a 16.200. Napoli è in grado di raccogliere circa ottomila tonnellate al mese che farebbe arrivare il totale a circa 100mila, praticamente il 25% della produzione annua prevista. Un impulso decisivo potrebbe arrivare dalle isole ecologiche, l’Asìa conta di averne almeno cinque attive per giugno, partendo dalle zone periferiche dove l’individuazione delle aree può essere più facile. «Il Comune - incalza il parlamentare del Pdl Maurizio Iapicca - deve incentivare la raccolta, per aiutare l’opera del termovalorizzatore. La Iervolino ha detto che Napoli sta guadagnando punti ma è vero anche che si era sotto zero, per cui non potevamo certo peggiorare ancora. Speriamo ora che il Comune si dia da fare per promuovere la cultura della differenziata in tutte le sedi possibili, e che non si debba ricorrere invece a dei milanesi anche per insegnare ai napoletani come fare la raccolta».

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