L’Anm: mancano i magistrati per la nuova superprocura

28 marzo 2009
Fonte: Il Mattino

Impegni disattesi rispetto all’istituzione della superprocura per i reati ambientali. Questo è quanto denuncia il gip Tullio Morello, presidente dell’Associazione magistrati che sottolinea come, a fronte dell’annuncio di un aumento del personale e degli organici, non si sia mosso sostanzialmente nulla. «C’è un paradosso che si vive ogni giorno in due uffici - spiega Morello - senza nuovi innesti il rischio è la paralisi per il comparto inquirente. E si tratta di uffici dove si affrontano questioni di grande delicatezza e importanza, soffrono professionisti che si occupano di camorra, omicidi e altri reati molto seri. Viviamo ogni giorno gravi difficoltà perché gli innesti promessi e più volte annunciati non sono mai arivati. È per questo che con rabbia lanciamo un grido d’allarme». Al centro della polemica, quindi, finisce proprio la nuova struttura che deve indagare sui reati ambientali. «Anche in questo caso i rinforzi non sono mai arrivati: eppure nel decreto legge si promettevano magistrati e personale amministrativo. A conti fatti, invece, sono stati spostati soltanto tre o quattro impiegati amministrativi dalla Corte d’appello agli uffici dei gip e altri quattro o cinque impiegati amministrativi dalla Procura generale. Di magistrati, invece, neanche l’ombra. A questo punto la situazione è divenuta davvero critica e insostenibile. Eppure anche la Cassazione è intervenuta dopo il conflitto sollevato, sottolineando la massima estensione del decreto sulla competenza della superprocura».

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